Sembrava un viaggio destinato a non finire. O perlomeno non così presto. E invece, come tutte le cose bellissime, è durato troppo poco.
Oggi analizziamo tutto quello che è successo nelle fasi finali di EuroBasket 2022, il miglior Campionato Europeo della storia.
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Cos’era successo tra quarti di finale e semifinale?
Se la fase a gironi e gli ottavi di finale (di cui abbiamo parlato nell’ultimo episodio) di EuroBasket 2022 vi avevano tenuti attaccati alla poltrona, non oso immaginare cosa abbiate fatto per quarti di finale e semifinali.
I quarti di finale
Dopo la conclusione degli ottavi di finale, di certo non mancava la curiosità per dei quarti di finale scoppiettanti. Analizziamoli uno per uno, lasciando le cose tragiche (💔) per ultime.
Germania e Spagna convincono
Martedì 13 settembre - mentre il sottoscritto ascoltava Marracash al Mediolanum Forum, e ho ancora i brividi - andavano in scena prima Spagna-Finlandia e poi Germania-Grecia. Se la prima non l’ho vista, ed è terminata con l’uscita di scena degli uomini di Lassi Tuovi (e il ritiro dalla pallacanestro giocata di una leggenda come Petteri Koponen) dopo una fantastica cavalcata, la seconda dovevo recuperarmela.
Germania-Grecia è stata una partita straordinaria, in cui gli uomini di Itoudis sono rimasti incastrati tra le loro ambizioni di vittoria e delle potenzialità elevatissime, ma inespresse.
A eccezione di Giannoulis Larentzakis (4/4 3PTS), sono state tante le difficoltà dall’arco: Tyler Dorsey (2/7 3PTS), Kostas Sloukas (1/4 3PTS), Kostas Papanikolaou (1/4 3PTS) e Giannis (1/5 3PTS) non hanno reso al meglio dal perimetro, mentre Antetokounmpo veniva intrappolato dalla strategia del Muro, spiegato molto bene qui.
Al contrario, i padroni di casa non si sono lasciati prendere dal sopravvento, dimostrando di possedere la lucidità necessaria per ambire a qualcosa di prezioso. Il parziale di 20-1 ad inizio terzo quarto ha definitivamente rotto gli argini, con l’espulsione per doppio antisportivo della stella dei Milwaukee Bucks che ha scritto la fine dei sogni ellenici.
…fa ancora malissimo
Nel Day 2 dei quarti di finale di EuroBasket 2022, c’è stato spazio per un’impresa folle, surreale. Sicuramente l’upset più memorabile nella storia della competizione, e forse in generale negli annali FIBA.
La Slovenia, campionessa in carica, perde 87-90 contro la Polonia dopo essere andata all’intervallo sotto 39-58, incapace di rimanere saldamente in testa alla gara nonostante il rientro nel terzo quarto. Luka Doncic, che nel corso della partita si era infortunato e aveva ricevuto un’iniezione alla schiena, nella conferenza stampa si è addossato tutte le responsabilità:
Oggi ho giocato terribilmente, ho deluso la mia squadra e tutto il mio paese che ci stava sostenendo. Questa è colpa mia. Devo rivedere mentalmente questa partita e cercare di essere migliore.
Soprattutto, si è assistito alla storia: Mateusz Ponitka ha firmato la quarta tripla doppia nella storia di EuroBasket, dopo Stojan Vrankovic nel 1993, Toni Kukoc nel 1995 e Andrei Mandache nel 2017. Il nuovo arrivato a Reggio Emilia ha chiuso con 26 punti, 16 rimbalzi e 10 assist.
Togliamoci in fretta il sasso dalle scarpe: l’Italia è uscita da EuroBasket contro la Francia, un anno e qualche settimana dopo Tokyo 2020, nella stessa identica maniera con la quale la Turchia è stata sconfitta dai transalpini.
Sopra 75-77 con pochi secondi alla fine, Simone Fontecchio ha sbagliato entrambi i tiri liberi che avrebbero sostanzialmente messo in ghiacciaia la partita, esattamente come Cedi Osman un paio di giorni prima.
La squadra di Gianmarco Pozzecco va a casa dopo un torneo straordinario, in cui si è registrata l’impresa contro la Serbia e grazie al quale si è consolidato ancora maggiormente un gruppo destinato a raccogliere tante soddisfazioni in futuro, con l’inserimento di Paolo Banchero, Matteo Spagnolo, Gabriele Procida e via discorrendo.
Anche contro coloro che sono caduti solamente in finale contro gli USA in Giappone, abbiamo dimostrato di poter lottare su palcoscenici simili, grazie a giocatori che hanno ormai raggiunto il livello successivo. Gente come lo stesso Fontecchio, un veterano come Nik Melli, il tuttofare Achille Polonara e l’incendiario Marco Spissu. La piovra Alessandro Pajola e tutto il resto di una squadra unita, coesa, che ci ha fatto emozionare.
Pippo Ricci, come al solito, ha trovato le parole migliori per descrivere il cammino degli Azzurri:
Le semifinali
E in semifinale… beh, non si sono risparmiati. Il piatto più ricco di giornata è arrivato sicuramente in serata, quando la Spagna ha - ancora una volta (e non l’ultima) a sorpresa - sovvertito le aspettative della vigilia, sconfiggendo la Germania 91-96 al termine dell’ennesima partita tesa, equilibrata e senza un vero padrone fino all’ultimo.
La Francia, qualche ora prima, aveva asfaltato 54-95 una Polonia stravolta dall’impresa contro Luka Doncic e compagni, dopo essersi salvata in corner contro Turchia e Italia.
Certo, questo ha dato la possibilità a Vincent Collet di far riposare i suoi ragazzi… ma probabilmente una sfida più entusiasmante sarebbe servita per il morale de Les Bleus. Perché domenica…
E in finale?
La giornata di domenica, che ha messo la parola fine a EuroBasket 2022, non è andata in controtendenza con le precedenti diciassette: lo spettacolo, infatti, non è affatto mancato.
Germania - Polonia
Nella prima delle due finali disputate ieri, la Germania è salita sul gradino più basso del podio battendo 82-69 una Polonia apparsa veramente stanca fisicamente dopo l’impresa contro la Slovenia nel quarto di finale e mentalmente a un paio di giorni dal tracollo per mano della Francia.
I padroni di casa tornano sul podio di EuroBasket a distanza di 17 anni dall’ultima volta (nel 2005, Dirk Nowitzki e compagni avevano assaporato l’argento), e lo fanno con un pizzico di amaro in bocca. In primis, perché questa Francia era battibilissima (e l’avevano già sconfitta nel girone di Colonia), e in secondo luogo perché la possibilità di alzare al cielo quel trofeo davanti al proprio pubblico era davvero ghiotta.
Una squadra, quella allenata da un pragmaticamente ottimo Gordie Herbert, che ha saputo fidarsi ciecamente del talento di Dennis Schroder (che ha trovato un contratto con i Los Angeles Lakers, a cui non molto tempo fa aveva rispedito al mittente la proposta di un pluriennale da 84 milioni) e dell’estro di Franz Wagner, ma non solo.
Il pacchetto lunghi è stato fondamentale in più di un’occasione, tra Johannes Voigtmann, Johannes Thiemann e Daniel Theis che hanno disputato un Europeo sostanzialmente senza sbavature. In più, poter contare su delle guardie tanto talentuose quanto complementari tra loro come Maodo Lo, Andreas Obst e Nick Weiler-Babb ha aiutato.
Non dimentichiamoci che mancavano elementi significativi come Maxi Kleber, Moe Wagner e Isaiah Hartenstein. Può essere l’inizio di qualcosa di grande, come ha detto il condottiero con la 17 sulle spalle:
Penso che abbiamo reso la pallacanestro un po' più sexy in Germania. Penso che la tendenza stia andando nella giusta direzione. Abbiamo una squadra eccellente, un sacco di ragazzi di qualità che giocano in grandi campionati. Abbiamo coinvolto un sacco di nuovi fan che erano nell'arena e ci hanno sostenuto. E spero che tutto questo diventi ancora più grande.
Spagna - Francia
Dicono che si torni sempre dove si è stati bene. Indubbiamente saremmo stati meglio con Simone Fontecchio e compagni a giocarsi questa finale, ma come si suol dire non può essere sempre domenica. E quindi il destino ha apparecchiato la tavola per assaporare un altro - l’ennesimo di una rivalità eterna - capitolo della saga Spagna vs Francia.
Forse, però, non aveva avvisato Vincent Collet, che è rimasto inchiodato davanti alla maestria tecnica di Sergio Scariolo, che porta il totale dei confronti vinti ai danni dell’allenatore francese sul 6-0. L’attuale allenatore della Virtus Bologna perfeziona una chicca, sfruttando la pericolosità anche lontano da canestro dei fratelli Hernangomez (Juancho firma un estasiante 7/9 da tre punti) contro i colossi francesi.
Finisce 88-76, finisce con il quarto EuroBasket nella storia della Nazionale iberica. Il quarto di Scariolo, il quarto di Rudy Fernandez. Vince la squadra più vera e affiatata, al di là di mere valutazioni legate allo star-power o all’esperienza nella competizione.
Perché nonostante la Roja sembrasse un meccanismo pronto a operare all’unisono con ogni ingranaggio al suo posto, erano ben sette (Jaime Fernandez, Alberto Diaz, Jaime Pradilla, Joel Parra, Dario Brizuela, Sebas Saiz e Lorenzo Brown) i giocatori alla prima esperienza in una grande competizione FIBA.
È anche la vittoria di Lorenzo Brown, naturalizzato in fretta e furia alla vigilia di EuroBasket 2022 con tantissime polemiche, che è risultato se non vitale perlomeno decisivo. E dopo la medaglia d’oro, chiamando la famiglia a casa, ha detto:
In fin dei conti, in campo parliamo tutti la stessa lingua. Non importa di che colore sei o da dove vieni, siamo tutti fratelli e siamo tutti umani. Questa medaglia d'oro parla da sola.
La Spagna conclude un’estate da sogno, rovinata solamente dalla mancata presenza della Roja ai Mondiali femminili che si svolgeranno dal 22 settembre in Australia. Possono ritenersi comunque soddisfatti, visti i risultati ottenuti (che ho analizzato in questo pezzo):
Competizioni maschili:
EuroBasket U16 🥈
Coppa del Mondo U17 🥈
EuroBasket U18 🥇
EuroBasket U20 🥇
#EuroBasket 2022 🥇
Competizioni femminili:
EuroBasket U16 🥈
Coppa del Mondo U17 🥈
EuroBasket U18 🥈
EuroBasket U20 🥇
Quando capiremo che i risultati non si costruiscono in un batter d’occhio e che le strutture alla base sono tanto importanti quanto la cultura sportiva che si veicola, sarà sempre troppo tardi. Ma non per vedere la Spagna mettersi un’altra medaglia al collo.
L’All-Star Five di EuroBasket 2022
Al termine della finale di Berlino, è stato annunciato il quintetto ideale della competizione, tra certezze e qualche scelta insolita (Luka Doncic fa 47 punti in una partita e non viene preso in considerazione?):
🇪🇸 Lorenzo Brown: 15.2 punti e 7.6 assist a partita.
🇩🇪 Dennis Schroder: 22.1 punti e 7.1 assist a partita.
🇬🇷 Giannis Antetokounmpo: 29.3 punti e 8.8 rimbalzi a partita.
🇪🇸 Willy Hernangomez: 17.2 punti e 6.9 rimbalzi a partita.
🇫🇷 Rudy Gobert: 12.8 punti e 9.8 rimbalzi a partita.
L’MVP, invece, è stato Willy Hernangomez. Colui che ha mantenuto più costanza tra fase a gironi e partite a eliminazione diretta, ma forse dal rendimento inferiore quando il pallone ha iniziato a scottare veramente rispetto a Lorenzo Brown.
Questi, invece, i giocatori migliori dal punto delle voci statistiche (a partita):
Punti: 29.3, Giannis Antetokounmpo 🇬🇷
Rimbalzi: 12.2, Aleksandar Vezenkov 🇧🇬
Assist: 8.4, Dee Bost 🇧🇬
Palle rubate: 2.2, Sviatoslav Mykhailiuk 🇺🇦 e Kendrick Perry 🇲🇪
Stoppate: 2.0, Jusuf Nurkic 🇧🇦
Valutazione: 32.7, Giannis Antetokounmpo 🇬🇷
Tiri dal campo: 68.5%, Jan Vesely 🇨🇿
Tiri da due punti: 70.7%, Nikola Jokic 🇷🇸
Tiri da tre punti: 60.0%, Nikola Kalinic 🇷🇸
Tiri liberi: 96.4%, Johannes Thiemann 🇩🇪
Dovresti
Come di consueto, eccoci arrivati ai consigli della settimana. E dunque, dovresti:
Ascoltare e dare l’in bocca al lupo a Vox&One, il nuovo podcast di V2B Media sulla pallacanestro italiana. Con Michele Longo, Marco Munno, Marco Mongelli, Matteo Vismara e Massimo Basile.
Leggere l’approfondimento di Roberto Scarcella sul Vaduz, primo club del Liechtenstein a qualificarsi alla fase a gironi di una competizione UEFA, pubblicato da L’Ultimo Uomo. Sempre sullo stesso sito, il carissimo Ennio Terrasi Borghesan ha chiuso il cerchio su EuroBasket 2022, con un gran pezzo dei suoi: eccolo.
L’episodio #11 di Kill Bill si conclude qui. Prima di salutarci, qualche ultimo link utile:
Noi ci risentiamo lunedì prossimo, per il tanto promesso pagellone sul mercato delle squadre di LBA 2022/2023. Ciao!