Il cielo è Azzurro
#10 Kill Bill - Gli ottavi di finale di EuroBasket 2022 ci hanno regalato sorprese e felici déjà vu.
L’aria di Berlino deve farci bene, suppongo. L’Italia vive una domenica da sogno contro la favoritissima Serbia, in una giornata ricca di appuntamenti che non deludono, anzi.
Un po’ come successo anche il sabato, con altri quattro ottavi di finale da capogiro. EuroBasket 2022 continua a far vivere emozioni inaspettate. Proviamo a riviverle.
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Com’erano finiti i gironi?
Al termine della fase a gironi, la situazione era la seguente:
Gruppo A
Priva di Toko Shengelia, la Georgia non riesce a superare il girone disputato nella sua Tbilisi. Succede di tutto, dentro e soprattutto fuori dal campo, nell’unica sfida vinta contro la Turchia. Viene eliminata anche la Bulgaria, che spreca tutto contro Belgio e Montenegro nonostante le sue stelle abbiano brillato a lungo durante la competizione: sia Dee Bost che Sasha Vezenkov - che il giorno dopo si stava allenando con l’Olympiacos - hanno giocato alla grande. Promossa a pieni voti la Spagna.
Gruppo B
Nel pazzo girone di Colonia succede di tutto e di più. La meravigliosa Bosnia del duo Musa-Nurkic (entrambi presenti nel mio nuovo pezzo per Eurohoops, che vi lascio qui) interrompe la striscia di 11 vittorie consecutive ad EuroBasket della Slovenia, ma viene comunque eliminata dalla Lituania. La Francia passa con qualche incertezza, l’Ungheria con Adam Hanga non al meglio è carne da macello. E la Germania è straordinaria, spinta dal suo pubblico e con un Franz Wagner in spolvero.
Gruppo C
Il nostro girone si chiude con una situazione anomala, alquanto impronosticabile alla vigilia delle sfide al Mediolanum Forum di Assago. La Grecia fa un campionato a parte, così come la Gran Bretagna (in negativo, ovviamente), mentre c’è equilibrio tra le restanti quattro. Coraggiosa e stoica l’Estonia, spinta da migliaia di sostenitori, e caparbia l’Ucraina, autrice di prove encomiabili visto quello che stanno passando. Perdiamo proprio contro di loro, rifacendoci contro la Croazia, che però manovra i fili del nostro destino. Una scelta che, potessero tornare indietro, non rifarebbero.
Gruppo D
Anche in questo caso, ci sono due squadre da non prendere in considerazione: la travolgente Serbia (😉) e la sfortunata Olanda di Maurizio Buscaglia, che ha lasciato gli Oranje dopo l’eliminazione. La Finlandia e la Polonia mostrano ottime cose, mentre la Repubblica Ceca padrone di casa torna in carreggiata dopo un inizio complesso e privo di Tomas Satoransky: Israele viene battuta allo spareggio e torna a casa.
Cos’è successo agli ottavi di finale?
Prima di quella partita, avevo intenzione di raccontare questi ottavi di finale in ordine cronologico. E invece, bisogna necessariamente partire da quello che è successo a Berlino dalle 18 alle 20 circa di domenica 11 settembre 2022.
Serbia 86-94 Italia
Sarò sincero: arrivavo alla palla a due di questa partita con poche, pochissime speranze. Agli amici con cui l’ho guardata, che si stanno sempre più appassionando alla pallacanestro, avevo preannunciato una sorta di disastro. Ma mai dire mai. D’altronde anche a Belgrado le premesse erano pressappoco simili.
Certo, per staccare un biglietto in vista di Tokyo 2020 non c’era un Nikola Jokic in grado di firmare 32 punti e 13 rimbalzi. Non c’era un Vanja Marinkovic letale sugli scarichi, un Vasilije Micic con il completo controllo in cabina di regia e senza la concorrenza di Milos Teodosic.
C’erano Marco Spissu, Nicolò Melli, Simone Fontecchio, Achille Polonara, Alessandro Pajola, Niccolò Mannion, Stefano Tonut, Giampaolo Ricci, Amedeo Tessitori. C’erano anche Gigi Datome, Paul Biligha e Tommaso Baldasso, seppur sul divano di casa, a tifare come tutti noi per una vittoria insperata, come quella di ieri. Un 86-94 che urla gioia, insensato e clamoroso per com’è arrivato. Coltivato e voluto, o forse caduto dal cielo.
Non c’era Gianmarco Pozzecco, che si fa espellere per doppio tecnico, fa di tutto per rientrare in campo (con Melli che gli urla “Vai via dal cazzo”) e nel post-partita salta in braccio a uno dei giocatori più forti del pianeta. Ti si vuole bene Poz, nonostante tutto. Questa vittoria è di tutti, è tua. Questa vittoria è dell’Italia.
Turchia 86-87 Francia
Ai quarti di finale troveremo la Francia di Rudy Gobert (20 punti e 17 rimbalzi) e soci, che vive un mezzogiorno da infarto cestistico contro la Turchia di Ergin Ataman, che alla vigilia aveva sentenziato così in merito al posizionamento della partita:
Il cambiamento dell'orario per l’inizio della partita contro la Francia a Berlino è molto irrispettoso nei nostri confronti. L'obiettivo è quello di impedire ai nostri sostenitori di riempire l'arena così presto. Tuttavia, credo che i fan turchi che vivono in Germania faranno sacrifici e riempiranno gli spalti di bandiere, nonostante l’orario inappropriato.
Gli spalti non erano esattamente gremiti, ma la Turchia ha fatto sicuramente bella figura. Pur privi di Shane Larkin, i biancorossi si accendono nel terzo quarto grazie a Bugrahan Tuncer (22 punti, 6/10 dal perimetro) e arrivano vicinissimi a una vittoria che avrebbe avuto del clamoroso, ma Cedi Osman non sfrutta due liberi da antisportivo e i transalpini mandano la partita all’overtime, dove trovano la vittoria al fotofinish.
Slovenia 88-72 Belgio
L’ottavo di finale con lo scarto più ampio, ma non fatevi ingannare dal risultato: Slovenia-Belgio è stata una partita molto più equilibrata del previsto. Goran Dragic a fine partita elogia Retin Obasohan, nominandolo il giocatore più difficile da affrontare fisicamente nella sua carriera.
Lecomte e Gillet ne piazzano 31 in due, mentre la squadra allenata da Aleksander Sekulic prosegue il suo cammino grazie a un Luka Doncic che mette in saccoccia altri 35 punti: another day at the office, voi direte. Certo, con un piccolo asterisco:
Germania 85-79 Montenegro
La Germania gioca un primo tempo straordinario (48-24) contro il Montenegro, che rientra benissimo in partita grazie al contributo offensivo di Kendrick Perry (25 punti e 5/10 da tre), che a fine partita spende parole meravigliose per la Nazionale che l’ha accolto.
I padroni di casa avanzano con un Dennis Schroder da 22+4+8 e un Maodo Lo che danza sul parquet ogni qual volta che si trova nei pressi dell’area avversaria, ma sembrano più scarichi del solito…
Spagna 102-94 Lituania
La Spagna si era presentata ad EuroBasket 2022 con tanti dubbi e poche certezze. Una di quest’ultime era sicuramente la più rumorosa, ossia la naturalizzazione di Lorenzo Brown. Assicurarsi uno dei playmaker migliori dell’ultima stagione di EuroLega? Fatto.
Beh, l’investimento - se così lo si può chiamare - ha fruttato: 28 punti, 8 assist e 2 palle recuperate in una vittoria da urlo contro la Lituania di Sabonis e Valanciunas, arrivata forse con qualche disagio fisico di troppo oltre i gironi.
Una masterclass tattica di Sergio Scariolo, che dimostra ancora una volta di poter essere il padre migliore per La Familia. E poi ci sarebbe questo dato qui:
Ucraina 86-94 Polonia
Una partita bellissima, quella che si è fatta guardare davanti al pranzo della domenica. L’Ucraina di Sviatoslav Mykhailiuk (12+8+4), dell’astro nascente Issuf Sanon e del sorprendente Vyacheslav Bobrov non riesce nell’impresa, tornando a casa, dove si pensa a cose ben più importanti e impellenti della pallacanestro.
La Polonia prosegue il suo cammino ad EuroBasket grazie a un trio eccezionale: Mateuz Ponitka (22+9+6), A.J. Slaughter (24 punti e 4/9 dall’arco) e Aleksander Balcerowski. Teniamoli d’occhio, perché potrebbe non essere finita qui. Durissima con la Slovenia, però…
Finlandia 94-86 Croazia
Che dire, se non il “Lauri Markkanen Show”? Il talento generazionale finlandese, che nella prossima stagione NBA sarà compagno di squadra di Simone Fontecchio agli Utah Jazz, firma una prestazione straordinaria da 43 punti, 9 rimbalzi e tanto, tantissimo altro, portando la Finlandia a un traguardo che mancava dal 1967, quando avevano organizzato EuroBasket. Prendete e godetene tutti:
Grecia 94-88 Repubblica Ceca
Una domenica da urlo si conclude con l’ennesima partita sul filo del rasoio, nonostante l’ampia differenza di valori in campo. La Grecia di Giannis Antetokounmpo (27+10+5), aiutato dagli ottimi Nick Calathes e Ioannis Papapetrou, supera la Repubblica Ceca, ma non senza fatica.
Dopo aver vissuto un Gruppo D altalenante, gli uomini di Ronen Ginzburg si arrendono alla supremazia tecnico-fisica della squadra di Dimitris Itoudis, ma togliendosi una soddisfazione niente male.
Con i 17 assist serviti, Tomas Satoransky ottiene il record di passaggi chiave in una partita nella storia di EuroBasket. Il record precedente? 15 assist contro la Lituania, ad EuroBasket 2015. A chi apparteneva? A Tomas Satoransky.
E ora?
Beh, adesso il calendario dei quarti di finale dice questo:
Martedì 13 settembre:
🇪🇸-🇫🇮 17:15: Spagna - Finlandia
🇩🇪-🇬🇷 20:30: Germania - Grecia
Mercoledì 14 settembre
🇫🇷-🇮🇹 17:15: Francia - Italia
🇸🇮-🇵🇱 20:30: Slovenia - Polonia
In semifinale si sfideranno le due squadre vincenti delle altrettante partite tra martedì e mercoledì. Per capirci: potrebbero incontrarsi Spagna e Germania. Nel nostro caso… l’avete capito.
Dovresti
Ed eccoci nel consueto angolo dei consigli settimanali. E dunque, dovresti:
Guardare il video-tributo de La Giornata Tipo a Manu Ginobili. Un prodotto bellissimo, a cura di Raffaele Ferraro, Mario Castelli, Marco Munno e Roberto Gennari.
Ascoltare la diciottesima puntata di FRATTALI, in cui Niccolò Scarpelli intervista Dario Pergolizzi in merito alla complessità di un gioco per molti “semplice”: il calcio.
Leggere due approfondimenti spettacolari, pubblicati su L’Ultimo Uomo. Il primo è di Tiziana Scalabrin sul ritiro di Serena Williams, il secondo è di Gian Marco Porcellini sull’Italia del volley, che nel frattempo è salita sul tetto del mondo sconfiggendo la Polonia a Katowice.
SINTONIZZARSI TUTTI SU SKY O ELEVEN SPORTS MERCOLEDÌ ALLE 17:15. C’è un’Italbasket da tifare! 💙
L’episodio #10 di Kill Bill si conclude qui. Prima di salutarci, qualche ultimo link utile:
Noi ci risentiamo lunedì prossimo, a competizione ultimata. Sarà una puntata particolarmente ricca. Ciao!