Alla scoperta della Basketball Africa League
#33 Kill Bill - Cos'è successo nella prima settimana della BAL 2023 in Senegal?
In questa puntata di Kill Bill, la trentatreesima, oltre a fare le somme su quanto accaduto in EuroLega e BCL, andiamo alla scoperta della Basketball Africa League.
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Cosa c’è dietro la Basketball Africa League?
Arrivata alla terza stagione, la Basketball Africa League rappresenta una delle competizioni più affascinanti ed intriganti del pianeta, ed ho pensato che fosse interessante approfondire la copertura su questo torneo. Per farlo, ho deciso di porre qualche domanda al mio amico Yann Casseville, che si è recato a Dakar per questa prima settimana di Basketball Africa League 2023.
Prima di tutto, ora che hai trascorso alcuni giorni a Dakar, qual è la tua impressione sulla competizione?
È un'esperienza, sia atipica che paradossale. Il paradosso più evidente è il contrasto tra l'organizzazione della competizione (estremamente professionale, tipica degli eventi FIBA, con l’equipe NBA) e il contesto globale della sede di casa, il Senegal. Quando ci si appresta ad assistere ad un evento BAL, si entra in un'arena di alto livello, la Dakar Arena, una grande infrastruttura. Si vede quando impegnate e concentrate siano le persone che lavorano dal punto di vista della comunicazione (highlights in tempo reale, social media...), ma allo stesso tempo è difficile non pensare alla gente del posto che vive a pochi chilometri dall'arena, che non può permettersi i biglietti per le partite. E questo mi porta al secondo punto: la scarsa affluenza. Quando la squadra senegalese, AS Douanes, sta giocando, ci sono migliaia di fan nell’arena da 15.000 posti. I prezzi dei biglietti sono calati dopo pochi giorni e i tifosi locali sono stati incitati a venire con un'offerta speciale (un biglietto e un pasto gratis). Ma per tutte le altre partite non c'è quasi nessuno tranne il personale BAL e poche decine di media. Ed è abbastanza facile da spiegare, ci sono due motivi principali:
I prezzi dei biglietti (per le partite e gli autobus);
L'arena non è a Dakar ma a Diamniadio. E per andare a palazzo, dal centro di Dakar ci vuole più di un'ora. Non importa se si arriva in auto (molti ingorghi), autobus o con il treno (è necessario prendere un treno per la stazione ferroviaria di Diamniadio, poi un autobus per raggiungere l’impianto sportivo). Ho provato tutte queste possibilità, e mi ci è voluta più di un'ora ogni volta.
Pensi che la BAL aiuterà lo sviluppo del basket in Africa e nel mondo intero? E se sì, come?
In Africa, sì, penso di sì. Devo ammettere che avevo seri dubbi al riguardo il primo giorno delle partite, quando sono entrato in un'arena praticamente vuota. Poi, ho iniziato ad ascoltare i giocatori, gli allenatori, che sono anonimi: la BAL è una grande opportunità. Per loro, innanzitutto. Dà loro un palcoscenico più grande per esibirsi rispetto ai precedenti tornei di club Panafricani. Dicono che crea un'emulazione nei rispettivi campionati nazionali, perché dopo la terza stagione della BAL ci sono sempre più squadre che sperano di essere parte dell'evento in futuro. E per i fan, le partite sono in onda in tutti i paesi del continente (Canal + Afrique, TV5 Monde...), e la BAL sta facendo un grande lavoro sui social media, con fantastici highlights, contenuti virali/ divertenti/ moderni. Questo è il tocco NBA, e tutti sanno che l’NBA è il miglior campionato del mondo quando si tratta di marketing. Vedere le partite o gli highlights BAL in TV può ispirare i bambini. Quindi questi sono i pregi. Detto ciò, non si può ignorare il grande elefante nella stanza: questa è l'Africa, e a causa della povertà la mancanza di infrastrutture nel continente è terribile. Un paese come il Camerun, più di 27 milioni di persone, ha più giocatori in NBA (tra cui un potenziale MVP in Joel Embiid) che palazzetti per la pallacanestro sul proprio territorio! L’NBA gestisce una NBA Academy per i giovani talenti in Senegal, ma per alcune decine di prospetti, mentre milioni di bambini non hanno semplicemente la possibilità di sognare di diventare un giocatore professionista, perché non hanno nemmeno la possibilità di giocare e di svilupparsi. Ci vorranno anni e anni, se non decenni, per combattere e vincere contro questa realtà del continente, la sua situazione economica e alcuni dei suoi paesi instabili, anche e soprattutto a causa delle guerre. Per finire con una nota positiva, vorrei aggiungere qualcosa: ex superstar NBA, con radici africane, come Dikembe Mutombo o Joakim Noah, stanno investendo nella BAL. Ancora una volta, possono ispirare i bambini e diffondere messaggi di impatto.
Nelle prime due stagioni della BAL, US Monastir e Zamalek hanno condiviso i trionfi. Pensi che questo sia l'anno di una squadra subsahariana?
Ci sono 12 squadre nella BAL, divisi in due Conference, una in Senegal e una in Egitto, ed io ho visto solo le 6 squadre della conferenza senegalese. Quindi non posso dire la mia per esempio sull’Al-Ahly, la squadra egiziana che giocherà nella propria Conference con grandi ambizioni. Detto questo, anche il Petro de Luanda, club dell'Angola, ha una buona squadra. E nella Conference di Dakar, REG, dal Ruanda, e ABC, dalla Costa d'Avorio, mi hanno colpito: i primi con le proprie capacità fisiche, il buon mix tra giocatori locali e stranieri, il buon equilibrio tra abilità offensive sul perimetro e potente impatto in area. Il Monastir, campione in carica, non è stato dominante. Questa non è esattamente la stessa squadra dell'anno scorso, e potrebbero lottare nei playoff.
Quali squadre e quali giocatori ti hanno affascinato di più in questa prima settimana?
Voglio concentrarmi sui giocatori locali. Perché non c'è da stupirsi nel vedere un ragazzo come Jerome Randle, il playmaker statunitense del Monastir, risultare uno dei migliori giocatori del torneo, e penso che il vero interesse della BAL sia quello di evidenziare le prestazioni dei giocatori africani. E in questa categoria, Abdoulaye Harouna, guardia tiratrice nigeriana che gioca per l'Abidjan Basket Club (Costa d'Avorio), è stato sensazionale a Dakar. Ha segnato 25 punti nella vittoria inaugurale dei suoi contro l'AS Douanes (Senegal), la squadra di casa, e ne ha messi 33, tra cui alcune giocate spettacolari e tiri dal perimetro, per battere i campioni in carica del Monastir in una delle migliori partite del torneo finora. Gioca con equilibrio, energia ed esperienza, ha fiducia in se stesso e nel suo tiro. I i suoi compagni di squadra e coach Liz Mills si fidano completamente di lui.
Per quanto riguarda le squadre, il Rwanda Energy Group (REG) ha mostrato sprazzi di dominio nelle prime tre partite. Pitchou Kambuy Manga è un rim protector, e i propri giocatori americani sembrano avere un buon atteggiamento, giocando per la squadra e la vittoria, e non per le loro statistiche. Lo stesso non si può dire di Terrell Stoglin, playmaker dell'AS Douanes (Sénégal). Terribile nella seconda partita, che ha finito senza punti (!), non si è minimamente sforzato in difesa, il suo linguaggio del corpo era tragico, così come il suo atteggiamento (da solo e isolato in panchina, il primo a lasciare rapidamente il palazzetto dopo il fischio finale senza nemmeno congratularsi con gli avversari). È stato messo in panchina nelle due partite successive... e la sua squadra ha vinto. Di certo non una coincidenza.
Liz Mills alla guida del Kenya ed il Sud Sudan che si qualifica per la Coppa del Mondo sono due storie del continente africano che hanno scritto la storia recente del basket. Pensi che una squadra BAL vincitrice della Coppa Intercontinentale 2023 sia in arrivo?
Non ci scommetterei affatto. Nel 2022, lo Zamalek ha perso di 17 punti contro Burgos in semifinale e di 35 contro i Lakeland Magic (una squadra di G-League) nella gara per il terzo posto. A febbraio, l’US Monastir ha perso di 70 punti (42-112!) contro Tenerife in semifinale, e poi ha perso di 23 contro i Rio Grande Valley Vipers (G-League). Nella Coppa Intercontinentale, non vedo, nel prossimo futuro, una squadra della BAL, che non ha lo stesso roster per tutto l'anno e recluta giocatori stranieri pochi giorni prima dell'inizio del torneo, essere in grado di vincere contro i campioni in carica della Basketball Champions League, che sono sempre una squadra consolidata in Europa.
Quello da recuperare della settimana
Innanzitutto, abbiamo la prima qualificata ai playoff di EuroLega. Si tratta dell’Olympiacos, che continua la sua inarrestabile Regular Season con una vittoria di misura nella trasferta lituana contro lo Zalgiris Kaunas. A deciderla, beh, chi se non Sasha Vezenkov? Il bulgaro si inventa un buzzer beater dei suoi e la vince così.
Si fa sempre più complicata per l’Anadolu Efes - di cui avevamo parlato nell’ultima puntata -, che perde in casa 84-97 contro una diretta concorrente alla zona playoff come il Partizan. Come se non bastasse, i campioni in carica hanno anche subito una sconfitta allo scadere nel campionato turco, contro il non esattamente irreprensibile Büyükçekmece di Jordon Crowford, che decide la sfida contro Will Clyburn e soci.
Virtus Bologna e Olimpia Milano perdono entrambe in trasferta, rispettivamente contro AS Monaco e Real Madrid, in due partite tostissime contro avversarie molto attrezzate. Nel derby d’Italia della domenica, invece, gli uomini di Sergio Scariolo gioca una gara concreta e solida, lasciando ai biancorossi il solo duo Napier-Baron e la sconfitta di fronte a un Mediolanum Forum stracolmo.
Rimanendo in Italia, si sono registrati due movimenti di mercato molto affascinanti. In primis, Austin Daye è tornato a Pesaro, dove nel 2015 aveva seguito le orme del padre Darren, e ne ha messi subito 14 con 8/8 in lunetta nella vittoria contro Brescia. E poi Verona ha piazzato il colpaccio Justin Simon, visto dal vivo alla Final Four di Basketball Champions League 2022. Questo è forte. Ma forte davvero.
Non distaccandoci dal tema BCL, abbiamo sette delle otto qualificate ai quarti di finale, ossia:
Hapoel Bank Yahav Jerusalem 🇮🇱
SIG Strasbourg 🇫🇷
Telekom Baskets Bonn 🇩🇪
Unicaja Malaga 🇪🇸
AEK 🇬🇷
Lenovo Tenerife 🇪🇸
UCAM Murcia 🇪🇸
Manca solo una tessera per completare il puzzle. Una tra Rytas Vilnius, lituani trascinati dal duo Foster-Fridriksson e BAXI Manresa, catalani arrivati secondi nella bolgia rossa della Miribilla Arena nella passata stagione, staccherà il pass. I primi giocano in casa la sfida decisiva del 22 marzo alle 18:30, ma dovranno vincere di almeno 14 punti per ribaltare lo scarto dell’andata.
Infine, è stato annunciato che l’Italia parteciperà alla 32esima edizione del torneo "AEGEAN Acropolis", dall’8 al 10 agosto prossimi ad OAKA. Le avversarie nel triangolare? La Serbia di Nikola Jokic e la Grecia di Giannis Antetokounmpo, padrona di casa, in preparazione alla Coppa del Mondo 2023.
Ah, è successo anche questo. Ecco a voi la storia della settimana, by Reyer Venezia:
Le partite da non perdere
In EuroLega:
🇹🇷 Fenerbahce - Olimpia Milano 🇮🇹, 21/03 alle 18:15
🇷🇸 Partizan Belgrado - Olympiacos 🇬🇷, 24/03 alle 20:00
In Basketball Champions League:
🇱🇹 Rytas Vilnius - BAXI Manresa 🇪🇸, 22/03 alle 18:30
🇫🇷 SIG Strasbourg - Hapoel Jerusalem 🇮🇱, 22/03 alle 20:00
In EuroCup:
🇩🇪 Hamburg Towers - Aquila Basket Trento 🇮🇹, 21/02 alle 18:45
🇮🇹 Reyer Venezia - Joventut Badalona 🇪🇸, 22/03 alle 20:00
Nei campionati nazionali:
🇩🇪 ratiopharm Ulm - MHP Riesen Ludwigsburg, 25/03 alle 18:00
🇪🇸 Lenovo Tenerife - Gran Canaria, 26/03 alle 13:00
🇮🇹 Dinamo Sassari - Derthona Tortona, 26/03 alle 19:30
Dovresti
Come di consueto, eccoci arrivati ai miei consigli della settimana. E dunque, dovresti:
Leggere su Overtime il racconto in prima persona, che ho aiutato a scrivere, di Alessandro Magro sulla vittoria della Final Eight di Coppa Italia con Brescia;
Ascoltare il nuovo podcast quotidiano de Il Post "La nave", condotto da Luca Misculin direttamente dalla Geo Barents:
L’episodio #33 di Kill Bill si conclude qui, se ti è piaciuto supporta con un like. Prima di salutarci, qualche ultimo link utile:
Noi ci sentiamo lunedì prossimo. Ciao!