Ça va, Victor?
#2 Kill Bill - Wembanyama ha fatto una scelta che potrebbe condizionare il suo futuro, oltre a quello della pallacanestro globale.
Un nuovo lunedì, un nuovo episodio di Kill Bill. Siamo già al secondo, come vola il tempo. Bene, basta con i convenevoli: oggi parliamo di quello che sarà con ogni probabilità il prospetto più desiderato del 2023, dei nostri giovani italiani in rampa di lancio e di quello che ci aspetta dai prossimi mesi europei ed internazionali, per poi finire con una rapida carrellata sui migliori rinnovi di contratto annunciati finora.
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Da papà Vincent
Durante la scorsa estate, Tony Parker aveva fatto il grande botto: dopo aver fatto sviluppare nel migliore dei modi la sua Academy (oggetto di un documentario da non perdersi dell’EuroLega) e l’ASVEL, era riuscito a portare alla corte di suo fratello T.J. il classe 2004 più talentuoso del pianeta. Victor Wembanyama, dopo il debutto da professionista con Nanterre e un Mondiale U19 in cui si è preso gioco del 95% degli avversari, avrebbe debuttato nella massima competizione europea, e la leggenda dei San Antonio Spurs aveva commentato così il suo arrivo:
Victor è un giocatore unico al mondo, è il più grande potenziale nel basket francese negli ultimi vent'anni. Ha tutto per fare una grande carriera e ha l'opportunità di essere un futuro numero 1 nel Draft NBA. Faremo di tutto per sostenerlo nel suo sviluppo, aiutarlo a progredire e raggiungere questo obiettivo.
Ecco, beh: tutto ciò non avverrà. Sì, perché Victor Wembanyama, dopo aver firmato un triennale con i campioni di Francia, ha deciso di giocarsi le sue carte nell’ultimo anno prima del Draft NBA al Boulogne-Levallois Metropolitans 92. Il che vuol dire niente coppe europee (e meno rischi dal punto di vista fisico) e presenza di Vincent Collet, CT della Nazionale francese che l’ha inserito in una lista preliminare stracolma di superstar per EuroBasket 2022, in panchina.
All’ASVEL rimangono il rinnovo fino al 2026 di uno degli allenatori più interessanti del panorama europeo, oltre agli arrivi di Nando De Colo, Parker Jackson-Cartwright (ultimo MVP della Bundesliga con cifre folli, tenetelo d’occhio) e Retin Obasohan. A Victor Wembanyama, invece, la possibilità di avere tutte (e dico tutte) le luci dei riflettori puntate addosso, senza che però abbiano una sfumatura europea. Una scelta intrigante, ma che lascia un po’ di amaro in bocca: basterà per conquistare l’NBA da prospetto più desiderato del pianeta?
E i nostri?
I nostri, beh, non sono di certo da meno. Tre esordi italiani nella Summer League di Las Vegas (facciamo quattro con Gaia Accoto, che continua a prendersi meritatissimi traguardi!): Paolo Banchero e gli Orlando Magic, Matteo Spagnolo con i Minnesota Timberwolves e Alessandro Pajola chiamato dai Dallas Mavericks.
La scelta #1 dell’ultimo Draft sta iniziando a far capire di che pasta sia fatto: nelle due partite contro Houston e Sacramento, per lui 20 punti, 5 rimbalzi e 6 assist di media, con tante belle cose mostrate in campo.
Brilla anche Alessandro Pajola, che davanti agli occhi di Jason Kidd mostra di saperci fare: nell’esordio contro Chicago produce un losing effort da 3 punti, 4 rimbalzi, 8 assist e 3 palle recuperate in quasi mezz’ora di gioco. Il migliore per approccio dei suoi insieme a Jaden Hardy e A.J. Lawson.
Matteo Spagnolo, scelta numero #50 del Draft, gioca meno (16 minuti sul parquet) e ha pochi palloni tra le mani, ma mostra comunque sprazzi interessanti nella vittoria dei Minnesota Timberwolves contro Denver.
L’altro italiano chiamato nella notte del 24 giugno al Barclays Center con la #36 dei Detroit Pistons non sta giocando la Summer League, ma ha già la certezza di approdare in uno degli ambienti migliori per la sua crescita: l’ALBA Berlino annuncia l’accordo triennale con Gabriele Procida, che si accasa alla corte di Israel Gonzalez, nella squadra che ha fatto spiccare il volo a Simone Fontecchio. Sono contentissimo.
L’Europa 2022/2023
Dopo aver visto trionfare Anadolu Efes, Virtus Bologna, Tenerife e Bahcesehir nelle quattro principali competizioni europee, quest’inizio d’estate ci ha già riservato una decisione tanto attesa quanto destinata a cambiare le carte in tavola: nessuna squadra russa (e bielorussa) potrà partecipare a EuroLega, EuroCup, Basketball Champions League o FIBA Europe Cup. Ciò significa: nuove squadre, nuove opportunità e quantità di talento che si compatta. Per dirla in parole povere: ci si diverte comunque.
EuroLega: no russe, no party?
Non avremo CSKA Mosca, UNICS Kazan e Zenit San Pietroburgo, che tanto ci stavano facendo divertire prima dello scoppio del conflitto, ma la sensazione è che la prossima EuroLega non lascerà scontenti in molti. Alle 15 che hanno concluso la stagione 2021/2022 si aggiungono Virtus Bologna (vincitrice dell’ultima EuroCup), Partizan Belgrado e Valencia (entrambe con wild card). A distanza di sette anni, avremo nuovamente due rappresentanti italiane nell’Olimpo del basket europeo.
EuroCup: nuovi mercati, nuove squadre
Tre le italiane presenti nella rinnovata EuroCup 2022/2023: Venezia e Brescia nel Gruppo A, Trento nel Gruppo B. Senza Virtus Bologna, Partizan, Valencia e le squadre russe, c’è molto più equilibrio e competizione. Occasione ghiotta per Reyer, Germani e Aquila, anche se vedo come grosse favoriti Joventut Badalona e Cedevita Olimpija Ljubljana. Da sottolineare le novità rappresentate dai rumeni del Cluj, dagli ucraini del Prometey (che giocheranno a Riga) e soprattutto da Paris Basketball e London Lions: nuovi mercati in crescita da esplorare per la pallacanestro continentale.
Basketball Champions League: fatevi un favore, guardatela
Sono stato alle Final Four di Basketball Champions League 2022 a Bilbao ed è stato un evento spettacolare, vinto da Tenerife per la seconda volta nella sua storia. Non dovesse bastare per convincervi a dare fiducia a questa competizione, ci sono due italiane a rappresentarci: la Reggiana di Max Menetti e la Dinamo Sassari, rispettivamente nel tostissimo Gruppo B (attenzione al Pinar Karsiyaka, che ha fatto due colpi di cui ho parlato nell’episodio #1) e nel più agevole Gruppo G. Qui sotto tutti i gironi, mentre qui trovate i mini tornei di qualificazione che andranno a comporre del tutto la regular season da 32 squadre.
FIBA Europe Cup: un sottobosco… interessante
Dopo che nella passata stagione Reggio Emilia era rimasta sconfitta nella finale contro il Bahcesehir di Jamar Smith e del neo arrivato in casa Sassari Jamal Jones, quest’anno è Brindisi l’unica italiana presente nella competizione. Qui le altre nove partecipanti confermate, oltre alle regole di qualificazione per la regular season.
Giro del mondo
Dopo la vittoria della Spagna sull’Ucraina (76-77) di giovedì scorso, si è delineato definitivamente il quadro del secondo turno di qualificazione alla Coppa del Mondo 2023. Con Luka Doncic, Shai Gilgeous-Alexander, Matthew Dellavedova e Sunday Dech come MVP delle rispettive finestre FIBA, queste le 60 squadre che hanno strappato il pass alla seconda fase, con l’eccellente esclusione della Croazia:
Non dovesse bastare a saziare la vostra fame di pallacanestro internazionale, domani inizia la FIBA Asia Cup 2022. Trovate tutte le info qui. Io vi lascio i quattro gironi, con una previsione neanche troppo originale: vince l’Australia.
Capitolo rinnovi
Dopo aver ripassato alcuni dei movimenti più significativi di mercato nell’episodio #1, diamo un’occhiata ora a un po’ di nomi che rimangono saldi dov’erano. Mi piacciono i rinnovi di:
JP Macura e Mike Daum al Derthona, che non giocherà in Europa nella prossima stagione ma che mette delle consistenti basi per essere nuovamente una Cenerentola con il tacco dodici.
Eimantas Bendzius con la Dinamo Sassari fino al 2025: uno dei miei preferiti della LBA 2021/2022, penso che farà molto bene se convocato dalla Lituania ad EuroBasket 2022. Il Banco di Sardegna mantiene anche Filip Kruslin e Gerald Robinson, fondamentali nella seconda parte di stagione fino all’eliminazione in semifinale playoff contro l’Olimpia Milano.
John Petrucelli a Brescia, sia per le sue fondamentali qualità difensive che per il suo status da comunitario, visto che ha ottenuto il passaporto italiano e ha debuttato con gli Azzurri in partite ufficiali. Con Alessandro Magro (confermato anche lui) rimangono, inoltre, Michael Cobbins e Kenny Gabriel.
Kyle Hines all’Olimpia Milano. Non c’è bisogno che dica altro, giusto?
Mikael Hopkins, che ha giocato bene con la Bulgaria durante la finestra FIBA, a Reggio Emilia. Con i biancorossi rimane anche Andrea Cinciarini, autore di un’annata storica tra triple doppie (due, 12/11/10 contro Treviso e 23/11/12 contro Trieste) e doppia doppia di media tra punti (11.5) e assist (10).
Matteo Librizzi, playmaker classe 2002 con raggianti sprazzi di talento che ha già disputato qualche partita in Serie A, con l’Openjobmetis Varese.
Shane Larkin all’Anadolu Efes. Con il futuro di Vasilije Micic ancora in bilico tra il tentativo di three peat in Turchia e il sogno NBA, mantenere l’altro killer nel backcourt dei campioni d’Europa non è per niente male.
Klemen Prepelic (annunciato con il solito video geniale) e Martin Hermannsson, nonostante il grave infortunio che costringerà l’islandese a stare fuori dal campo per diversi mesi, con il Valencia.
Ante Tomic con Badalona fino al 2025: l’ex centro del Barcellona ha trovato la sua dimensione ideale in neroverde.
Nick Weiler-Babb e Augustine Rubit con il Bayern Monaco: decisamente i migliori nell’ultima stagione dei bavaresi, il primo è una delle migliori guardie all-around di tutto il Vecchio Continente.
Fabien Causeur con il Real Madrid fino al 2024: senza il francese, probabilmente i Blancos non avrebbero portato l’Efes a giocarsi una finale di Eurolega così tirata. E non avrebbero vinto il titolo in Spagna, allenati da Chus Mateo, assistente allenatore di Pablo Laso. A proposito, il leggendario allenatore spagnolo è stato allontanato per paura che la sua salute possa peggiorare nel caso in cui tornasse a sedersi in panchina dopo l’infarto: Mateo è stato promosso a capo allenatore fino al 2024. Ne parliamo meglio settimana prossima.
Pedro Martinez e Israel Gonzalez con Manresa e ALBA Berlino: probabilmente i due tecnici che fanno giocare il miglior basket tra gli allenatori spagnoli alle rispettive squadre.
Diego Flaccadori con Trento fino al 2024: una vita in bianconero per il bergamasco, che non rientra al Bayern Monaco. Quando l’avevo intervistato a marzo, mi aveva detto che “Trento è una delle città più belle d’Italia”. Continuerà a viverci.
Dovresti
Appuntamento settimanale sui miei consigli. E quindi, dovresti:
Iscriverti a MASINEN e Galis, due newsletter che masticano sport di Massimiliano Macaluso e Francesco Mecucci: la prima è un ripasso settimanale su quello che ti sei perso del panorama sportivo internazionale, con uno sguardo più mirato a calcio e tennis, mentre la seconda è una chicca mensile per tutti gli appassionati di pallacanestro.
Guardare Winning Time, la serie che racconta l’era Showtime dei Los Angeles Lakers. Talmente bella che ci sto basando la mia tesi universitaria, l’hanno recensita Francesco Mecucci proprio nell’ultimo numero di Galis e Daniele Vecchi su La Giornata Tipo. Consiglio anche la recensione di Showtime, il libro da cui è tratta la serie, da parte di Claudio Pellecchia.
Ascoltare Qui si fa l’Italia, il podcast di Lorenzo Pregliasco e Lorenzo Baravalle che racconta la storia politica italiana a chi, come me, non l’ha vissuta. Piccola perla: il finale dell’episodio sulla fine del fascismo e la Resistenza. Toccante.
Leggere la mia intervista a Maurizio Buscaglia, che trovate sul sito di Overtime. In occasione di un’emozionante partita dei suoi Paesi Bassi contro l’Italia, abbiamo parlato della sua decisione di accettare il ruolo da CT, della crescita del panorama olandese e di come lavorare nel migliore dei modi contemporaneamente alla guida di un club e di una Nazionale.
L’episodio #2 di Kill Bill si conclude qui. Prima di darvi l’appuntamento a settimana prossima, qualche ultimo link utile:
Noi ci risentiamo lunedì prossimo, per analizzare nuovi spostamenti di mercato e dare un’occhiata alla fase a gironi della FIBA Asia Cup 2022. Ciao!