Brate Nedo
#22 Kill Bill - Nemanja Nedovic ha segnato il tiro più importante della sua carriera nel primo derby di Belgrado in EuroLega.
Con una tripla dall’angolo, la guardia serba ha deciso nella maniera più clutch possibile la sfida tra Partizan e Stella Rossa. Oggi parliamo del suo e di altri tiri decisivi della settimana.
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Prima di concentrarsi sul protagonista europeo della settimana, giusto spendere due parole per la liberazione di Brittney Griner, la cestista americani ormai ex Ekaterinburg che era stata arrestata in Russia per possesso di alcune cartucce per un vaporizzatore con olio di hashish e successivamente condannata a 9 anni di reclusione.
Nella giornata di giovedì, è stato annunciato lo scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Russia, con la liberazione della stessa Griner e di Viktor Bout, trafficante d’armi noto come "Il Mercante della morte", condannato a 25 anni di carcere e detenuto negli USA da ormai 10 anni.
Vi segnalo, a riguardo di questa storia:
Da guardare - Il video in cui Griner e Bout si incrociano;
Da ascoltare - L’episodio di Trame in cui Dario Saltari parla con Michele Pelacci dell’arresto di Griner e di cos’abbia spinto negli ultimi anni tante cestiste americane a trasferirsi in Russia per giocare;
Da leggere - L’episodio di OFF THE BENCH, in cui Edoardo Pollero parla di quella che era stata la decisione della Corte d'appello di Mosca in merito al ricorso in favore di Brittney Griner, confermando la condanna a 9 anni di reclusione;
Da scolpire nella storia - Questo tweet di Joe Biden:
Career-defining moments
Quando Nemanja Nedovic è arrivato all’Olimpia Milano, ero sinceramente gasato. Un acquisto interessantissimo, un ragazzo nel pieno della propria maturazione cestistica che si affacciava a un piano superiore in EuroLega dopo aver mostrato buone cose nella sua Stella Rossa, al Rytas Vilnius, in Spagna (con Valencia prima e Malaga poi) e persino in una brevissima apparizione NBA con gli Warriors.
Soprattutto viste queste premesse, vederlo marcire come uno di quei limoni profumati di cui ti fai ingolosire passando tra i banchi del mercato ma che puntualmente dimentichi in frigorifero, mi ha fatto molto dispiacere. E lo stesso vale per il limone, purtroppo una storia vera. Il serbo aveva salutato l’Italia con queste parole, con un post su Instagram:
Non ha funzionato come tutti volevano e mi dispiace che non abbiate avuto la possibilità di vedere il vero me. Ma mi porto via solo i ricordi migliori.
Aveva cercato di ripartire da un ambiente sicuramente meno stabile e solido di Milano, ma più affine a casa sua. L’ambiente incendiario di OAKA e un Panathinaikos in cui il talento dei singoli non eccedeva particolarmente, potevano sembrare motivazioni abbastanza lampanti per comprendere il suo passaggio in Grecia.
Ma, anche lì, non tanto per il rendimento sempre abbastanza elevato ma più per i continui problemi fisici che continuavano ad affliggerlo, l’amore si è spezzato. Parafrasando Ernia, Nemanja Nedovic ha evidentemente capito di camminare molto meglio con le scarpe vecchie, decidendo di torna nella Belgrado biancorossa che l’aveva lanciato nel panorama cestistico europeo.
Finora, beh, sta funzionando. Viaggia a 13.2 punti e 2.8 assist di media in uscita dalla panchina, con buone percentuali dentro l’area (51.1%) e in lunetta (82.4%). Paradossalmente, quella che dovrebbe essere la sua tazza di tè si sta trasformando in acqua sporca: da tre punti, tira con il 23.8% in EuroLega, di gran lunga il suo dato peggiore in carriera.
Stava tirando malissimo dal perimetro (0/6) anche nel primo derby giocato nella massima competizione europea tra Partizan e Stella Rossa, in una Stark Arena di Belgrado infuocata.
Con la partita sul 73-73, dopo una tripla aperta sbagliata da Kevin Punter, Luca Vildoza gestisce l’attacco dei suoi per l’ultimo possesso. Papapetrou si fa battere facilmente, Lessort non contiene ed il close-out di Madar lascia libero il 26 biancorosso nell’angolo, che riceve l’assist perfetto dell’argentino e spara prima che Zach LeDay possa deviare la traiettoria. Solo rete, e rimane immobile mentre il silenzio dei padroni di casa viene invaso dalla gioia degli ospiti.
Ero convinto che la palla sarebbe entrata. Da ieri attendevo una situazione del genere per vincere. Quando ero al Pana, ho segnato da 10 metri contro l’Olympiacos (tutto vero, ndr), ma avevo più tempo. Probabilmente questo è il tiro più importante della mia carriera.
Un tiro da quanti punti, Nedo?
Qualche spunto da EuroLega e BCL
Il tiro di Nedovic, non è stato l’unico a decidere una sfida durante la settimana europea. Prima ci ha pensato Mike James con un gioco da quattro punti FOLLE contro il Real Madrid che ha dato la vittoria al suo Monaco, e poi la classe innata di Nando De Colo, che con un long-jumper fa sbancare il Palau all’ASVEL.
Continua, inoltre, inesorabile e tetro, il pessimo momento per le italiane in EuroLega. Se Milano ormai è appaiata solo all’ALBA Berlino all’ultimo posto in classifica dopo il 90-77 subito dal Panathinaikos - con 31 punti di Dwayne Bacon, MVP del Round 12 insieme a Pierria Henry, che dopo la partita dice di voler diventare "Il miglior giocatore in Europa" - e il record da 3-9, la Virtus Bologna ha vissuto una serata se vogliamo ancora peggiore, sempre in Grecia.
Un rullo compressore comunemente noto come Olympiacos ha asfaltato la squadra di Sergio Scariolo - sconfitta, perdendo l’imbattibilità, anche in campionato dalla Scafati di David Logan e del nuovo arrivato Stan Okoye, che ha dovuto salutare anticipatamente Semi Ojeleye e Alessandro Pajola, fermati rispettivamente da uno strappo al polpaccio e da una contusione alla spalla sinistra.
Sasha Vezenkov - protagonista del secondo episodio della sezione ritratti di EuroLega a Spicchi, il podcast che ho il piacere di condurre e che vi lascio qui - e compagni hanno messo in chiaro le cose fin da subito, andando negli spogliatoi all’intervallo sul 61-35. Una partita senza storia, con svariati record per i biancorossi di Grecia:
Passando alla Basketball Champions League, oltre all’Unicaja Malaga ci sono altre due qualificate per il Round of 16:
La Strasburgo di Luca Banchi, trascinata dagli ex "italiani" Marcus Keene e DeAndre Lansdowne, che piazzano rispettivamente 25 e 23 punti nell’82-70 dei francesi ai danni dell’UCAM Murcia;
Il Telekom Baskets Bonn, che batte in trasferta il Pinar Karsiyaka 80-89, mentre nello stesso girone Reggio Emilia - che ha esonerato Max Menetti per affidare la panchina a Dragan Sakota - cade in casa dell’AEK Atene dopo che alcuni tifosi gialloneri si erano resi protagonisti di un surreale agguato agli italiani.
A proposito della qualificazione di Bonn, a costo di farvelo odiare per quanto ne parlo: ma quanto è forte TJ Shorts? No, seriamente: quanto diamine è forte questo? Bonn - che in campionato ha anche battuto il Bayern Monaco, guadagnandosi la vetta della Bundesliga - si qualifica alla fase successiva, come detto in precedenza, e lui mette su la quinta partita su cinque da almeno 25 punti, quando prima del suo approdo in BCL il record era di tre. 26 punti, 9 assists, 4 rimbalzi. Un mostro.
PS: sono tornati i Mic’d up Moments, e il primo episodio di questa stagione è con Tyrus McGee, volto nuovo in casa Galatasaray, che sembra essersi già ambientato abbastanza. PPS: se qualcuno volesse regalarmi questa canotta dei turchi, faccia pure.
Le partite da non perdere
In EuroLega:
Olympiacos - Fenerbahce, 13/12 alle 19:00
AS Monaco - Barcellona, 14/12 alle 19:00
In Basketball Champions League:
MHP Riesen Ludwigsburg - Hapoel Jerusalem, 13/12 alle 18:30
Lenovo Tenerife - Peristeri, 14/12 alle 20:30
In EuroCup:
Gran Canaria - Buducnost Podgorica, 13/12 alle 21:00
Joventut Badalona - Reyer Venezia, 14/12 alle 20:15
Nei campionati nazionali:
🇫🇷 Paris Basketball - Metropolitans 92, 17/12 alle 18:00
🇹🇷 Anadolu Efes - Tofas Bursa, 18/12 alle 18:30
🇮🇹 Germani Brescia - Virtus Bologna, 18/12 alle 19:00
🇩🇪 Ratiopharm Ulm - ALBA Berlin, 18/12 alle 19:00
🇪🇸 Barcellona - Unicaja Malaga, 18/12 alle 20:00
Dovresti
Come di consueto, eccoci arrivati ai miei consigli della settimana. Sono tanti, questa volta. E dunque, dovresti:
Ascoltare Globo, il nuovo podcast de Il Post a cura di Eugenio Cau, in cui si trova "un’intervista a settimana sulle cose del mondo". Qui il mio episodio preferito finora, in cui Farian Sabahi parla della situazione in Iran:
Leggere due articoli interessantissimi sulle anime del calcio sudamericano protagoniste con esiti inversi degli ultimi giorni a Qatar 2022. L’Argentina, per cui "Il Mondiale è un’altra cosa", come spiega Valerio Clari su Il Post, ed il Brasile, la cui versione 1982 è "La squadra più bella di sempre", parola di Emanuele Atturo su l’Ultimo Uomo.
Riflettere, dopo averlo letto, sull’articolo di Umberto Preite Martinez pubblicato da l’Ultimo Uomo, in cui si parla della morte di Davide Rebellin e di una piaga sempre più diffusa: gli incidenti stradali con ciclisti come vittime.
Iscriverti a Kura Tawila, la prima newsletter in lingua italiana sul calcio africano, curata dall’ottimo Alex Čizmić. Scene - bellissime - come queste sono state rese possibili anche a una progettualità d’élite da parte della Federazione calcistica marocchina, di cui Alex parla nel suo ultimo episodio:
L’episodio #22 di Kill Bill si conclude qui. Prima di salutarci, qualche ultimo link utile:
Noi ci risentiamo lunedì prossimo. Ciao!