Quali sono le squadre tatticamente più interessanti in Europa?
#36 Kill Bill - Mentre la stagione si avvicina alla fase più calda, diamo uno sguardo agli spunti tattici più intriganti delle squadre europee.
Siamo in zona playoff in due competizioni su tre - ma l’EuroLega è agli sgoccioli in Regular Season -, quindi è il caso di iniziare a tirare le somme. Oggi lo facciamo con la tattica.
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Quattro chiacchiere tattiche con Francesco Nanni
Come anticipato, prima del consueto riepilogo della settimana e delle partite da non perdere, oggi in Kill Bill abbiamo un graditissimo ospite - per la seconda settimana consecutiva, dopo la chiacchierata con Christian Narciso - che esplorerà il lato tattico di alcune squadre e staff tecnici delle competizioni europee: Francesco Nanni.
Hai un’esperienza ormai più che decennale se si parla di panchine, fino all’arrivo in Serie A con Scafati. Quando hai deciso di intraprendere questa carriera e chi ti ha ispirato a farlo? I tuoi modelli di allora sono gli stessi di oggi, o è cambiato il tuo modo di vedere la pallacanestro?
Ho iniziato questa carriera - come tanti allenatori che iniziano da giovani - perché ero scarso a giocare, questa è la risposta in breve. Ho iniziato da giovanissimo: già a 16 anni ero in palestra da assistente con i bambini. Ho smesso di giocare a 19 anni ed ho iniziato a fare l’assistente nella squadra U19 d’Eccellenza con i miei coetanei, e poi sono stato fortunato - e questo è un pro ed un contro di essere in una città come Forlì, che non è Bologna a livello di pallacanestro - che mi abbiano subito dato responsabilità. Al tempo stesso, non ho mai avuto quell’esperienza di fare da assistente ai massimi allenatori: se sei a Bologna lo fai con mostri sacri come Sanguettoli e Corsolini, mentre io sono stato messo a fare da capo allenatore a 19 anni con i gruppi più importanti delle fasce basse d’età come U13, U14, U15. Mi è piaciuto allenare le giovanili. Questo mi ha portato grandi soddisfazioni. A 23 anni mi ha chiamato la Serie A di Forlì perché si era liberato un posto e da lì ho iniziato la mia carriera con i senior. I primi allenatori che ho avuto quando sono entrato in palestra - uno di loro si chiama Mario Santarelli, una grande figura per me - sono rimasti gli stessi modelli a livello di come si interpreta il ruolo dell’allenatore, di guida in primis umana e poi tecnica. Questo è rimasto, anche se poi a livello tecnico i modelli sono cambiati: ho ascoltato clinic degli anni ‘90 che mi davano in cassetta, fino ad ora. Il modo di vedere la pallacanestro è cambiato molto.
Tralasciando l’NBA, qual è il campionato o la competizione internazionale che segui maggiormente e che pensi abbia più spunti tattici interessanti?
Difficile nominarne una. Ci sono un sacco di cose interessanti in varie competizioni, e sono fortunato di avere tante conoscenze in diversi paesi: ci mandiamo a vicenda suggerimenti, e mi sono ritrovato a vedere partite di campionati fuori dai radar, da quello giapponese a quello australiano. In questo momento il campionato spagnolo è quello di livello maggiore, come noto. Un campionato che a me piace molto da vedere è quello tedesco, perché ci sono sia diverse novità che spunti tattici "tradizionali" eseguiti ad alto livello, con budget meno altisonanti della media. Le coppe europee sono tutte bellissime, perché anche sotto l’EuroLega vedi squadre che giocano sempre due partite a settimana, andando in campo facendo le proprie cose senza i canonici sette giorni per prepararsi. Vedi squadre che si adattano da avversario ad avversario, ed è molto stimolante osservare anche nel contesto delle coppe europee quelle squadre che mi piace vedere nei rispettivi campionati
Nell’EuroLega più competitiva della storia - perlomeno del recente passato - quali credi sia stata la squadra più interessante da seguire e per quali motivi?
Quest’anno l’ho vista moltissimo. Do una risposta facile, ma l’Olympiacos gioca uno degli attacchi più belli degli ultimi anni, ed hanno messo insieme un po’ di cose. L’Efes che ha vinto in back-to-back giocava un attacco molto semplice, efficace ma - soprattutto dai playoff in poi - con il classico P&R comandato da uno tra Micic e Larkin, punendo l’errore della difesa che veniva a verificarsi. L’Olympiacos gioca tantissimo P&R centrale come arma principale, ma riuscendo ad abbinarci due cose belle. In primis come si muovono senza palla i giocatori, bravissimi a livello individuale ma con un plauso allo staff che dà loro la libertà di farlo, e come anche con alcuni set imprevedibili arrivano sul P&R con mezzo metro di vantaggio.
Per motivi totalmente diversi, mi è piaciuto vedere molto anche il Barcellona, una squadra d’esecuzione per antonomasia. Quando penso a loro, penso ad ordine in attacco e difesa. Sono una tra le squadre più tattiche anche sul lato difensivo, che fa più scelte diverse all’interno della stessa partita: fare show su un giocatore designato, mandare a destra o a sinistra questo o quel giocatore… tutto tenendo un alto livello di aggressività. Mi sono piaciuti molto per questo motivo.
A mio avviso, la differenza tecnica e competitiva tra EuroCup e BCL si sta assottigliando come non mai. Credi che anche a livello tattico possiamo ormai compararle per soluzioni mostrate dai vari staff tecnici? Quali squadre hai seguito con più interesse quest’anno in queste due competizioni?
EuroCup e BCL per me sono diventate assolutamente competizioni di alto livello. Ho una preferenza netta in una e nell’altra. Ho visto tantissimo Bonn, una squadra che fa cose particolari, giocando a ritmo molto alto e che fa una cosa bellissima, una delle più creative degli ultimi anni: il Tagging up (che Francesco spiega benissimo qui, ndr), ossia l’andare a rimbalzo offensivo con cinque giocatori. Lo fanno sia in Germania che in Champions League. Gli allenatori hanno sempre detto che non può funzionare, ed anche io ero scettico all’inizio: l’ho visto fare in Australia, l’ho visto fare da loro, ed è efficace. Sono una delle mie squadre preferite, ed in attacco giocano molto bene, con un bel ritmo, gerarchie chiare e si prendono tantissimi tiri da tre punti. Mi piacciono e stanno facendo ottimi risultati anche in Germania.
Mi piace vedere il Limoges di Cancellieri (che ho intervistato qui, ndr), che seguo da quando allenava Ravenna e fa fare cose sempre interessanti alle sue squadre, tanto in attacco quanto in difesa. In EuroCup, mi piace molto vedere Gran Canaria, che nonostante abbia cambiato negli ultimi anni ha mantenuto la sua tradizione di fare un bellissimo gioco a metà campo. La squadra che mi incuriosisce di più quest’anno è Parigi, che gioca una pallacanestro molto diversa, che in EuroCup sta avendo discreto successo ed in Francia molto meno. Penso che talvolta sia più interessante e stimolante vedere una cosa diversa, anche se non convince del tutto: ci si interroga sul perché viene eseguito un determinato schema, quale possa essere interessante. Il ritmo a cui giocano mi ha incuriosito molto vederli giocare e l’ho trovata un’esperienza molto intrigante.
Senza limiti geografici o di livello assoluto, fammi tre nomi di allenatori e tre nomi di giocatori fuori dai grandi radar mediatici che tutti dovrebbero osservare con attenzione perché intriganti dal punto di vista tecnico-tattico.
Partiamo dai giocatori. Mi piace molto Ziga Samar di Amburgo. Poi un giocatore che vorrei vedere all’opera in altri contesti ma che a Parigi sta mostrando cose molto interessanti, ossia Kyle Allman: ha tantissimo talento offensivo, è molto casinaro nel bene e nel male, ma mi piace molto. Un altro che consiglio di vedere è Onuralp Bitim del Bursaspor, che non conoscevo ma che ho visto all’opera in tante partite quest’anno e mi piace. Una menzione italiana me la gioco per Nate Reuvers di Reggio Emilia, che ha davvero qualità e non mi stupirei di vedere in palcoscenici più alti nei prossimi anni.
Come allenatori, vado su tre nomi non particolarmente innovativi. Tuomas Iisalo di Bonn è molto bravo. Ha fatto molto bene a Crailshem e poi si è spostato al Telekom Baskets, dove sta facendo benissimo a partire dalla scorsa stagione. Ormai è una conferma a quei livelli, vorrei vederlo in una squadra di EuroCup. Anche quest’anno Bonn è prima a pari merito in Germania insieme all’ALBA; magari ai playoff fai più fatica, perché Berlino e Bayern Monaco hanno roster più competitivi senza l’impegno in EuroLega, ma questo non toglie che abbia fatto un ottimo lavoro. Sempre in Germania dico Josh King di Ludwigsburg, che era lì come assistente di John Patrick. L’ho conosciuto anche personalmente, ha fatto un’esperienza da capo allenatore in Repubblica Ceca e quest’anno è tornato lì. Stanno facendo bene, sono quinti nonostante una striscia di sconfitte consecutive. Erano partiti con un budget ridimensionato ed obiettivi più bassi rispetto alla scorsa stagione, quindi un ottimo apporto da parte sua, la loro grande intensità difensiva mi piace. Il terzo, e parliamo di uno degli allenatori dell’anno a mio avviso, è Erdem Can del Turk Telekom Ankara: è primo in Turchia, ha fatto una grande stagione in EuroCup. Assistente storico di Obradovic ad altissimo livello per tanti anni, e sono molto curioso di vedere quali saranno i suoi prossimi passi in carriera.
Sono iniziati i quarti di finale in BCL (e non solo)
Se vi siete persi qualcosa dell’ultima settimana cestistica nel Vecchio Continente, non preoccupatevi: siete qui per recuperare. Prima di parlare dei (quasi) verdetti nella Regular Season di EuroLega, volevo spendere due parole sulle prime quattro partite dei quarti di finale in Basketball Champions League.
Nella preview che avevo dedicato all’interno dell’episodio 34 di Kill Bill, mi aspettavo che nel confronto tra Lenovo Tenerife e BAXI Manresa ci fosse molto meno equilibrio di quanto effettivamente abbiamo visto in campo. I primi sono andati in vantaggio nella serie, ma Devin Robinson e Jerrick Harding hanno reso le cose difficili ai campioni in carica. Ed attenzione all’infortunio di Leandro Bolmaro.
Una sensazione simile si è osservata a Gerusalemme, dove l’Hapoel è prima partito a razzo, chiudendo il primo quarto avanti di 20 punti, e poi si è fatto riprendere dall’AEK, che è arrivato anche ad un possesso di svantaggio. I padroni di casa sono 1-0, ma attenzione a Gara 2 nella Atene giallonera, a casa di Akil Mitchell e Brynton Lemar.
L’Unicaja Malaga mi ha smentito, perché mi aspettavo un primo impatto nel confronto con l’UCAM Murcia all’insegna del sostanziale equilibrio. Gli uomini di Ibon Navarro, invece, hanno dominato questo derby spagnolo dall’inizio alla fine: a questo punto, mi aspetto di vederli presto alla Final Four.
Nessuna sorpresa (o quasi) nel confronto tra Telekom Baskets Bonn e SIG Strasbourg. Nessuna sorpresa, certamente, dal punto di vista dell’equilibrio visto in campo: si sono alternate il vantaggio della gara per 11 volte e non si è quasi mai percepito che una delle due potesse arrivare fino in fondo con la partita tra le mani. I tedeschi hanno dimostrato ancora una volta la propria amalgama difensiva, forzando 20 (!) palle perse, ma hanno vissuto una serata stortissima ai liberi (52.60%) e dall’arco (30.30%).
C’è stata la prima portata della cena con delitto tra TJ Shorts e Marcus Keene, rispettivi leader offensivi delle due squadre e in grado di trainarle in larghi tratti della gara. Il primo, candidato al titolo di MVP della stagione, ne ha messi 24 ma con le gambe che hanno tremato in lunetta (4/9), mentre il secondo ha deciso la partita con nove punti consecutivi dei suoi 26 complessivi, compresa questa tripla qui. Clutch.
In attesa dei playoff di EuroCup, che iniziano con la fase ad eliminazione diretta tra pochi giorni - le gare delle italiane le trovate nelle partite da non perdere -, questa sarà anche la settimana in cui la Regular Season più agguerrita e combattuta della storia dell’EuroLega troverà la sua naturale conclusione, con il Round 34.
In palio ci sono ancora due posti nei playoff, che si contenderanno Fenerbahce (il 13/04 alle 19:00 in casa della Stella Rossa), Baskonia (il 13/04 alle 20:00 in casa dell’Olympiacos) e Zalgiris Kaunas (il 14/04 alle 20:30 in casa del Bayern Monaco), così elogiato da Sarunas Jasikevicius dopo la gara con Milano, rispondendo alla mia domanda su una squadra che avesse superato le sue aspettative:
Sono molto orgoglioso che lo Zalgiris stia combattendo in questa corsa ai playoff: nessuno si aspettava che fossero qui all'inizio della stagione. In molti non si aspettavano che lo fossero dopo l'infortunio di Keenan Evans. Hanno giocato tantissime partite cercando di condividere carattere e volontà, combattendo e combattendo. Questo è un grande esempio di basket e sacrificio. Sono davvero felice, perché lo Zalgiris è molto speciale per me.
Se il Fenerbahce perde - e non è scontata una vittoria della squadra di Itoudis contro Campazzo & Co. a Belgrado - e sia Baskonia che Zalgiris vincono, i turchi si troverebbero incredibilmente fuori dai playoff nonostante al momento siano quinti con un record di 19-15. Il Baskonia ha il tie-breaker sullo Zalgiris Kaunas, quindi con una vittoria di tutte e tre le compagini, sarebbero i lituani ad essere eliminati.
Chi ha potuto festeggiare in anticipo sulla tabella di marcia, invece, è il Maccabi Tel Aviv, che nonostante la sconfitta per mano proprio dei biancoverdi di Lituania si è qualificato per i playoff dopo una seconda parte di stagione stellare di Wade Baldwin IV, nominato MVP del mese di marzo. L’altra neo-qualificata è il Partizan di Zeljko Obradovic, capace di espugnare anche Montecarlo con una tripla del killer Kevin Punter, che dimostra ancora una volta di essere un attaccante letale in EuroLega.
Infine, due notizie che arrivano dalla pallacanestro femminile - di cui non si parla spesso da queste parti, ma tant’è. In primis, sono felicissimo di annunciare che Edoardo Pollero e Letizia Bimbo, due ragazzi che trasudano professionalità, saranno presenti a Praga per la Final Four di EuroLeague Women, in cui sarà presente anche il Famila Schio. Per non perdervi niente di questa competizione, seguiteli.
E poi, volevo segnalarvi l’incarnazione di Milos Teodosic se parliamo di pallacanestro femminile. Non si scopre di certo oggi, ma Marine Johannes ha dimostrato una volta ancora di essere una giocatrice straordinaria, trascinando l’ASVEL alla schiacciante vittoria in Gara 1 (95-56) della serie finale di EuroCup Women contro il Galatasaray. Spolverando magia in ogni sua azione nella metà campo offensiva.
Le partite da non perdere
In EuroLega (oltre a quelle decisive per i playoff):
🇮🇱 Maccabi Tel Aviv - Real Madrid 🇪🇸, 13/04 alle 20:05
🇮🇹 Virtus Bologna - Olimpia Milano 🇮🇹, 13/04 alle 20:45
In Basketball Champions League:
🇫🇷 SIG Strasbourg - Telekom Baskets Bonn 🇩🇪, 11/04 alle 20:00
🇬🇷 AEK - Hapoel Jerusalem 🇮🇱, 12/04 alle 16:30
🇪🇸 UCAM Murcia - Unicaja Malaga 🇪🇸, 12/04 alle 20:30
🇪🇸 BAXI Manresa - Lenovo Tenerife 🇪🇸, 12/04 alle 20:45
In EuroCup:
🇮🇱 Hapoel Tel Aviv - Reyer Venezia 🇮🇹, 12/04 alle 20:00
🇹🇷 Turk Telekom Ankara - Germani Brescia 🇮🇹, 13/04 alle 18:45
Nei campionati nazionali:
🇫🇷 JDA Dijon - AS Monaco, 12/04 alle 20:00
🇮🇹 Happy Casa Brindisi - Dinamo Sassari, 16/04 alle 17:30
🇪🇸 Barcellona - Real Madrid, 16/04 alle 18:30
Dovresti
Come di consueto, eccoci arrivati ai miei consigli della settimana. E dunque, dovresti:
Seguire alcuni account su Twitter che si occupano di approfondimenti tattici: quelli di Francesco, Marc Castillo - che ha una copertina magnifica -, Slappin Glass, Augustas Suliauskas, Diccon Lloyd-Smeath, Ander Isuskiza, Max Frontini, Kostas Kalogeropoulos, The Basket Head e Michele Conti.
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Ascoltare le interviste ad Erdem Can a cura di Tugce Candemir nel suo Diegesis Podcast ed a cura di Benas Matkevicius, che lascio qui:
L’episodio #36 di Kill Bill si conclude qui, se ti è piaciuto supporta con un like. Prima di salutarci, qualche ultimo link utile:
Noi ci sentiamo lunedì prossimo. Ciao!