La pallacanestro a Malta
#35 Kill Bill - Due chiacchiere con chi si sta facendo strada sull'isola.
Il trentacinquesimo episodio di Kill Bill si concentra sulla storia di Christian Narciso, allenatore in rampa di lancio che comanda la classifica a Malta.
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Quattro chiacchiere con Christian Narciso
Quando si pensa a luoghi dove la pallacanestro europea è in crescita, il nome di Malta non compare sostanzialmente mai sulla mappa. Oggi, cerchiamo di approfondire questo mondo con l’allenatore del Libertas Mellieha, il 33enne italiano Christian Narciso.
Iniziamo dalle origini: cosa ti ha spinto ad iniziare questa carriera da allenatore e quali sono stati i tuoi punti di riferimento nell’inizio di questo percorso?
Ho iniziato a 20 anni, ero appena uscito dalle giovanili come giocatore e cominciavo ad allenare minibasket al PalArgine nel mio quartiere (Ponticelli, Napoli) e aiutando mi sono ritrovato nel giro della serie A2 femminile (Dike Napoli Basket). Seguivo un gruppo U17 femminile come assistente ed ho imparato a muovermi nel mondo del professionismo grazie a coach Antonio d'Albero, che prendeva la panchina del gruppo a Marzo. Ci siamo qualificati a delle insperate Finali Nazionali e l'anno dopo con la sua promozione in prima squadra come capo allenatore, l'ho seguito come assistente in A2. Lì ho imparato a fare scouting, a suddividere carichi di lavoro in una squadra professionistica ed ho cominciato col percorso di formazione FIP. Iniziavo il mio percorso all'Università alla facoltà di Scienze Motorie e da lì ho cominciato a pensare che quello dell'allenatore professionista potesse diventare il mio lavoro.
Nel tuo recente passato hai alcune esperienze in Danimarca e dalla scorsa estate ti trovi a Malta: credi che uscire dalla comfort zone delle divisioni minori italiane ti stia portando dei benefici? Se sì, quali?
Hai colto in pieno l'idea, ho sempre avuto questo desiderio di esplorare diffenenti livelli e dopo tante esperienze nella mia regione (C Silver e D da capo allenatore insieme a tante esperienze nelle giovanili) si è presentata l'opportunità a Vejen, un paesino di 9000 abitanti con una società piccola che ha una gran struttura e tanti progetti. Da una Division 3 siamo passati in due stagioni alla Division 1 (subito dopo Basketligaen), vincendo due campionati e i numeri delle giovanili incrementati esponenzialmente. Costruire da zero mi ha fatto crescere molto e parlare inglese aiuta a connetterti a tante persone di diversi paesi. Un'esperienza magnifica che rifarei ancora. Le esperienze nelle minors mi sono state utili, ma uscire dalla comfort zone mi ha fatto crescere tanto, viaggiare ti apre la mente e imparare nuovi modi di comunicare e nuove lingue sperimentando e costruendo pian piano la mia filosofia di gioco sta avendo un impatto enorme sulla persona che sono oggi.
Parliamo di Malta. Com’è il livello della pallacanestro nell’isola e com’è avvenuto il processo che ti ha portato a sederti sulla panchina del Libertas Mellieha?
Il livello è in continua crescita, soprattutto a livello giovanile, con due stranieri che possono state in mezzo al campo contemporaneamente (mentre in panchina se ne possono avere di più). Dal prossimo anno ci sarà anche la possibilità di schierare "local foreigners" che sono stranieri che lavorano qui a Malta da almeno tre anni e il livello si alzerà di conseguenza, dando anche l'opportunità a tanti giovani maltesi di potersi allenare con un livello di giocatori più elevato e per forza di cosa porterà ad una crescita dell'intero movimento. Sono venuto a contatto con il presidente di Mellieha tramite la mia agenzia (Starting Five) e abbiamo notato tante cose in comune sull'idea di crescita di un club che è in Serie A da soli 3 anni e sulla filosofia di gioco. L'idea era di ridurre il gap con le altre società storiche e direi che siamo andati oltre le più rosee aspettative qualificandoci a 4 finali su altrettante competizioni (SuperCup, Shield Cup, Louis Borg Cup appena vinta e Knockout Cup) oltre ad aver chiuso al primo posto in BOV League. Proprio ieri sera abbiamo impattato la serie sull'1-1 nella semifinale playoff contro Depiro. La fiducia che si è creata con il presidente mi ha permesso di "sperimentare" anche il metodo Flexiballer (piano di sviluppo olistico, basato sul decision making e la pratica dello yoga, con mia moglie Gabriela Casas) con i miei giocatori e i risultati ci stanno dando ragione.
Ti trovi in un campionato minore rispetto alle grandi leghe europee, ma quali sono i modelli a cui ti ispiri tra gli allenatori internazionali? Segui con più interesse la pallacanestro europea (EuroLega, EuroCup, BCL) o l’NBA?
La lega è un ottimo trampolino di lancio soprattutto per alcuni giocatori americani in uscita da college di secondo piano. Ci sono tanti allenatori a cui mi ispiro, sicuramente gli italiani che hanno vissuto esperienze all'estero come Trinchieri, Scariolo, Messina e Pozzecco oltre a Jasikevicius, Itoudis, Mumbru e Maksvytis. Per i temi tattici seguo molta pallacanestro europea, soprattutto BCL e EuroLega visto anche il lavoro di scouting che amo fare nel tempo libero. Ma avendo vissuto una delle ultime partite di Kobe da spettatore, essendo lui il giocatore che mi ha fatto iniziare a giocare, ho sempre l’NBA nel cuore - Lakers in particolare - ed ovviamente come allenatore il sogno rimane sempre arrivare lì.
Sei uno tra gli allenatori più giovani nel panorama continentale: dove ti vedi tra qualche anno e quali sono le tue aspirazioni?
Ti ringrazio per le belle parole, provo a imparare come una spugna dalle tante esperienze che ho la fortuna di avere dando tutto me stesso ai miei giocatori. Essendo una persona appassionata di pallacanestro ed ambiziosa, aspiro a lavorare nei prossimi anni ad alti livelli e per questi obiettivi studio ogni giorno. La NBA è il sogno come ti dicevo, ovviamente allenare ad alti livelli in Europa, e perché no in Italia, è qualcosa a cui punto nei prossimi anni. Tra gli obiettivi a breve termine mi piacerebbe allenare una nazionale.
Le partite da non perdere
In EuroLega:
🇹🇷 Fenerbahce - Anadolu Efes 🇹🇷, 06/04 alle 19:45
🇲🇨 AS Monaco - Partizan Belgrado 🇷🇸, 07/04 alle 21:00
In Basketball Champions League:
🇮🇱 Hapoel Jerusalem - AEK 🇬🇷, 04/04 alle 20:00
🇪🇸 Unicaja Malaga - UCAM Murcia 🇪🇸, 04/04 alle 20:30
🇩🇪 Telekom Baskets Bonn - SIG Strasbourg 🇫🇷, 05/04 alle 20:00
🇪🇸 Lenovo Tenerife - BAXI Manresa 🇪🇸, 05/04 alle 20:30
Nei campionati nazionali:
🇪🇸 Gran Canaria - Joventut Badalona, 04/04 alle 21:00
🇩🇪 ratiopharm Ulm - Bayern Monaco, 04/04 alle 19:00
🇮🇹 Reyer Venezia - Derthona Tortona, 08/04 alle 20:00
🇬🇷 AEK - Olympiacos, 08/04 alle 17:00
🇫🇷 Boulogne-Levallois Metropolitans 92 - SIG Strasbourg, 08/04 alle 17:00
Dovresti
Come di consueto, eccoci arrivati al mio consiglio della settimana. E dunque, dovresti:
Guardare il documentario prodotto dalla Basketball Champions League sul Limoges CSP, una squadra gloriosa:
L’episodio #35 di Kill Bill si conclude qui, se ti è piaciuto supporta con un like. Prima di salutarci, qualche ultimo link utile:
Noi ci sentiamo lunedì prossimo. Ciao!