Playoff che vanno verso la conclusione, mercato e l’Adidas EuroCamp a Treviso: tutto questo nella nuova puntata di Kill Bill, la quarantunesima.
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Il futuro a Treviso
Nel weekend si è svolto, dopo sei anni di assenza, l’Adidas EuroCamp a Treviso, con tanti dei volti certi del futuro prossimo della pallacanestro internazionale. Tra questi, non è mancato Nadir Hifi, 22enne franco-algerino reduce da una stagione da 16.8 punti e 3.4 assist in LNB con Le Portel, che gli è valso un contratto triennale con Parigi ed alcuni workout con franchigie NBA in vista del Draft.
Nel mentre, come detto, ha partecipato insieme ad altri promettenti volti del basket europeo e non solo, come Justus Hollatz, Nikos Rogkavopoulos, Ousmane Ndiaye, Marek Blazevic e via discorrendo, ad un weekend interessante a Treviso, dove si è potuto mettere in mostra. Per parlare della sua esperienza in questo torneo, mi sono rivolto ad Orazio Cauchi, giornalista di Basket News presente in Veneto. "SKWEEK, la piattaforma streaming che ha creato FEDCOM, ha fatto veramente tantissimi contenuti con lui, perché è un giocatore su cui c’è tantissimo hype", mi ha detto Orazio. "Nadir Hifi era sicuramente uno dei giocatori con più hype addosso a questo torneo. Parigi ha fatto un promo di presentazione quando l’ha annunciato clamoroso", ha aggiunto.
Nonostante ciò, in lui non ha lasciato particolari impressioni nel weekend trevigiano, anche se è stato inserito nel primo quintetto della competizione. "Allo EuroCamp non mi ha necessariamente impressionato in maniera particolare: è un giocatore un po’ anarchico, che deve giocare ai suoi ritmi. Molto creativo con la palla in mano, attacca tanto il ferro e l’avversario. Soprattutto in un camp del genere, dove c’erano tanti ragazzi sovradimensionati, ti rendi conto di quanto lui sia piccolino di statura, e questo gli rende le cose sicuramente più complesse", mi ha detto Orazio.
È indubbio, però, che abbia una "una personalità debordante", come testimoniato dalle sue stesse parole in un’intervista rilasciata dopo i workout effettuati in America:
Tutte le squadre con cui mi sono allenato sono rimaste colpite. I giocatori del college sono atletici, certo. Ma io gioco tutto l'anno contro gli adulti, ho più esperienza di loro. Quindi il compito è stato più facile per me.
Continuando, Orazio mi spiega più nel dettaglio pregi e difetti di questo gioiello. "Sembra venire fuori da un contesto di playground per il tipo di atteggiamento che ha e per il modo di giocare. Capisco perfettamente perché Parigi abbia deciso di fare l’investimento su di lui. Sono un po’ più scettico su quelle che sono le sue possibilità a livello NBA, perché è veramente molto piccolo, e questo potrebbe essere un limite importante. Ma è un giocatore sicuramente molto divertente da vedere, attacca sempre tutti; forse ha un po’ questa tendenza a tenere troppo la palla in mano, ma è un giocatore di cui fai fatica a non innamorarti", dice.
Senza considerare un aspetto importantissimo per cui potrebbe presto diventare un feticcio di molti in Europa: "Oltre ad avere una capigliatura clamorosa: se uno lo guarda dalle spalle, sembra la fotocopia di Matthew Strazel del Monaco. Hanno veramente la stessa acconciatura". Personalità e mentalità? Pazzesca.
Con Orazio non ho parlato solamente di Nadir Hifi. Gli ho chiesto, infatti, chi fosse il giocatore che lo ha sorpreso maggiormente tra quelli che non conosceva. "Il giocatore che mi ha sorpreso di più è Zoom Diallo, che con ogni probabilità dovrebbe andare ad Arizona: un playmaker con tanti mezzi atletico-fisici che arriva al ferro con grande facilità, ed ottime capacità di leadership", mi ha detto sul giocatore di USA Select.
Un altro giocatore che gli è piaciuto molto, seppur più noto, è Justus Hollatz, reduce da una stagione da 7.9 punti e 3.3 assist a partita nell’ACB con il Rio Breogan. "Hollatz mi è piaciuto molto. Mi sembra un giocatore molto disciplinato, il classico ragazzo più maturo rispetto alla sua età. Tendenzialmente è un profilo di giocatore che sa sempre quello che deve fare, sempre la posizione giusta in cui mettersi. Non è necessariamente un giocatore particolarmente appariscente, ma avrà la possibilità di avere una carriera di livello importante, perché è un giocatore estremamente intelligente. Grande QI cestistico, grande capacità di adattarsi in base ai compagni ed all’allenatore, perché appunto è molto intelligente: sbaglia davvero poche scelte", Orazio mi ha detto sul classe 2001 tedesco.
Discorso diverso, invece, per Nikos Rogkavopoulos, dato vicino al Baskonia nelle ultime settimane: "Viene da una stagione molto buona in Turchia e c’era grande attenzione degli scout NBA su di lui. Io, personalmente, non sono un suo grandissimo fan perché fisicamente è un giocatore veramente limitato. Poco atletico, poco esplosivo. Ha un corpo che non ti dà grandi sensazioni, ha sempre un’andatura claudicante e le spalle un po’ curve. Fisicamente è un giocatore che non mi fa impazzire. Anche lui è molto intelligente, che sa sempre le cose giuste da fare. Si muove molto bene senza palla. Soprattutto in ottica NBA, manca troppo a livello di fisicità e di dinamismo, e questo lo potrebbe limitare tanto".
Infine, mi ha detto la sua sugli italiani presenti a Treviso. Prima su Davide Casarin, che da queste parti ha giocato nella scorsa stagione: "Casarin non ha fatto male nella partita finale vinta dalla squadra dello EuroCamp contro lo USA Select, ma per tutto il camp ha fatto molta fatica al tiro. Ha provato tanto a tirare da fuori, ma non gli entrava praticamente mai. È un giocatore che continua a non convincermi particolarmente: troppo testardo nelle scelte e nel decision making. Lo vedo un po’ monodimensionale e diciamo che le sue prestazioni in questo camp non è che mi abbia fatto cambiare particolarmente idea, per quanto nella partita finale è stato abbastanza positivo".
E poi su Mouhamet Diouf, 21enne di Reggio Emilia inserito nel primo quintetto dell’Adidas EuroCamp, ma che non ha generalmente brillato: "Diouf è un giocatore molto particolare, nel senso che fisicamente non è ancora formato e deve crescere tanto. Ha questa capacità di prendere rimbalzo e mettere subito palla a terra per cercare di portare su il possesso ed essere lui ad iniziare l’azione, ma tolte queste qualità così estemporanee c’è ancora da costruire tutto un gioco attorno, perché nonostante dei discreti mezzi atletici non è necessariamente un gran rim protector. Anche difensivamente può crescere. In questo camp non mi ha particolarmente impressionato, soprattutto perché dal punto di vista fisico deve crescere ancora molto per pensare di poter fare un salto di qualità ulteriore. Ovvio che per la stazza e per i centimetri che ha, rimane comunque un prospetto interessante anche in ottica Nazionale, visto che siamo sempre stati abbastanza sottodimensionata".
Giro d’Europa sui campi…
Se a Treviso si sono messi in mostra i giovani del futuro, nel resto d’Europa si sta giocando il presente del basket continentale, con le ultime fasi dei campionati nazionali. Facendo una rapida panoramica, questo è quello che è successo nell’ultima settimana nel Playoff del Vecchio Continente:
🇮🇹 In LBA, Milano conduce 2-0 nella serie contro la Virtus Bologna, in quella che è la terza finale consecutiva tra l’Olimpia ed i bianconeri. Due partite equilibrate che hanno fatto vedere un bellissimo basket sul parquet del Mediolanum Forum, condizionate da quello che è successo al termine di Gara 2, di cui parlerò tra poco;
🇩🇪 In BBL, Ulm e Bonn si trovano sull’1-1 in quella che sarà la finale di Bundesliga che decreterà - qualunque sia il vincitore - un nuovissimo campione tedesco nell’albo d’oro;
🇫🇷 In LNB, Monaco conduce 1-0 con convinzione contro il Boulogne-Levallois Metropolitans 92 di Victor Wembanyama, e stasera ha l’opportunità di portarsi ad una sola vittoria di distanza dal primo titolo della sua storia nel campionato francese. In quella che può essere la decisiva Gara 3 e nell’eventuale Gara 4, si giocherà al Roland Garros, in una cornice incredibilmente affascinante;
🇷🇸 Dopo aver vinto per l’ottavo anno consecutivo il campionato serbo, la Stella Rossa affronta il Partizan nell’ennesimo derby di Belgrado valevole per l’ABA Liga;
🇬🇷 Dopo aver vinto per la prima volta dopo 14 sconfitte in Gara 2 della serie contro l’Olympiacos, il Panathinaikos rincorre i rivali biancorossi stando sotto 2-1 nella finale del campionato greco;
🇱🇹 In Lituania, lo Zalgiris Kaunas è tornato alla vittoria dopo l’anno "sabbatico" nella scorsa stagione: i biancoverdi hanno battuto con una prova maiuscola di Isaiah Taylor gli arcirivali del Rytas Vilnius, capaci di forzare Gara 5 con un tiro allo scadere di Marcus Foster;
🇹🇷 Sorpresa in Turchia, visto che il Pinar Karsiyaka di Errick McCollum ha buttato fuori i vicecampioni di EuroCup del Turk Telekom Ankara: in finale affronteranno l’Anadolu Efes di Ergin Ataman, che vuole lasciare i turchi con un ultimo trofeo dopo aver firmato con il Panathinaikos; in semifinale Vasilije Micic e compagni hanno eliminato il Fenerbahce in una serie for the ages, tra partite memorabili e la scena di Dimitris Itoudis che porta un PC nell’intervista post partita per lamentarsi dell’arbitraggio;
🇮🇱 Solito caos in Winner League, dove il derby di Tel Aviv sta venendo condizionato dalle tensioni tra tifoserie dell’Hapoel e del Maccabi. Nella Gara 2 disputata a casa dei primi, Xavier Munford e compagni hanno travolto la compagine d’EuroLega 112-74 per pareggiare 1-1 la serie dopo che la palla a due è stata posticipata di diverso tempo a causa del fumo all’interno dei palazzetti dopo l’esplosione di diversi fumogeni e lanci di oggetti dagli spalti;
🇪🇸 Concludiamo con l’ACB, dove questa sera il Real Madrid ha l’opportunità di chiudere la serie contro lo Joventut Badalona di un Kyle Guy d’annata. Nell’altra semifinale, il Barcellona conduce 2-1 contro Malaga.
…e sul mercato
Se Nadir Hifi ha firmato a Parigi, un altro grande talento transalpino come Juhann Begarin gli ha fatto spazio, trasferendosi al Nanterre, prima squadra di Victor Wembanyama. Non è l’unico movimento della settimana in Francia: il 34enne Antoine Diot si è spostato dall’ASVEL al Chorale Roanne.
Alcuni movimenti si sono registrati anche a casa nostra, con l’ormai ex scout di Derthona Gianmaria Vacirca che è arrivato a Milano. A Brescia, invece, Alessandro Magro ha rinnovato fino al 2026 con uscita al termine della stagione 2024-25, e lo stesso è valso per Amedeo Della Valle, che rimane alla Leonessa fino al 2026.
Dopo aver lasciato Trento ed essere stato sostituito da Paolo Galbiati, Lele Molin si unisce a Neven Spahija per tornare a fare il vice allenatore. In Laguna troverà Jordan Parks, confermato fino al 2026. Chi lascia l’Italia e Reggio Emilia, invece, sono Beka Burjanadze, Andre Jones e Marcus Lee. Chiudendo il capitolo italiano, Filip Kruslin ha rinnovato con la Dinamo Sassari, mentre l’ex dei sardi Jack Cooley rimane ai Giappone ai Ryukyu Golden Kings.
Annunciato ufficiosamente da più di un mese, Pablo Laso è diventato ufficialmente il nuovo allenatore del Bayern Monaco, firmando un biennale fino al 2025. Mi è piaciuta l’idea di comunicare la notizia associandola ad un altro allenatore celebre…
L’ex allenatore del Real Madrid troverà come avversario Justin Gray, che si unisce al Brose Bamberg. In giro per l’Europa, invece, altri rinnovi: quello di Zach Hankins con l’Hapoel Gerusalemme fino al 2025, il 2+1 firmato da Tomas Dimsa allo Zalgiris Kaunas e quelli di Thaddus McFadden e Nemanja Radovic all’UCAM Murcia. Confermati anche Cristiano Felicio a Granada e Miquel Salvo a Gran Canaria. Spostandosi in ABA Liga, Zoran Nikolic ed Edin Atic firmano all’Igokea.
Infine, una notizia che solitamente non darei da queste parti, in quanto NBA-related: Darko Rajakovic diventerà il nuovo allenatore dei Toronto Raptors. Ci importa particolarmente, però, perché ha superato la concorrenza di Sergio Scariolo, vicinissimo ad un ritorno in Canada dopo la Finale Scudetto. L’allenatore della Virtus Bologna ha espresso i suoi auguri su Twitter nella solita ammirevole e signorile maniera:
Congratulazioni e buona fortuna al mio buon amico Darko Rajakovic! Buona scelta, è bello vedere un allenatore europeo avere l'opportunità di dimostrare il suo valore come capo allenatore in NBA! Un grazie di cuore ai Raptors, ricevere questa considerazione da quello che è stata la mia squadra è stato molto significativo!
La foto della settimana
Non può che essere quella che immortala Daniel Hackett al termine di Gara 2. Il play italo-americano, insieme a Milos Teodosic, è stato protagonista di una rissa scoppiata dopo il 2-0 di Milano al Mediolanum Forum con alcuni tifosi biancorossi. Il Giudice Sportivo ha deciso di squalificare per una giornata il campo dell’Olimpia ed entrambi i bianconeri, con le sanzioni tramutabili in multa: 12.000 euro per la società meneghina, 3.000 a testa per Milos e Daniel. Una brutta - bruttissima - scena.
Le partite da non perdere
🇮🇹 Finali in LBA:
G3: Virtus Bologna - Olimpia Milano, 14/06 alle 20:30
G4: Virtus Bologna - Olimpia Milano, 16/06 alle 20:30
🇩🇪 Finali in Bundesliga:
G3: ratiopharm Ulm - Telekom Baskets Bonn, 14/06 alle 20:30
G4: ratiopharm Ulm - Telekom Baskets Bonn, 16/06 alle 20:30
Eventuale G5: Telekom Baskets Bonn - ratiopharm Ulm, 18/06 alle 15:00
🇫🇷 Finali in LNB:
G2: AS Monaco - Boulogne-Levallois Metropolitans 92, 12/06 alle 20:30
G3: Boulogne-Levallois Metropolitans 92 - AS Monaco, 15/06 alle 20:30
🇷🇸 Finali in ABA:
G1: Partizan Belgrado - Stella Rossa, 13/06 alle 20:00
G2: Partizan Belgrado - Stella Rossa, 15/06 alle 20:00
G3: Stella Rossa - Partizan Belgrado, 18/06 alle 18:30
🇬🇷 Finali in Grecia:
G4: Panathinaikos - Olympiacos, 15/06 alle 20:00
🇹🇷 Finali in TBSL:
G1: Anadolu Efes - Pinar Karsiyaka, 13/06 alle 19:00
G2: Anadolu Efes - Pinar Karsiyaka, 15/06 alle 19:00
G3: Pinar Karsiyaka - Anadolu Efes, 17/06 alle 17:00
🇮🇱 Finali in Winner League:
G3: Maccabi Tel Aviv - Hapoel Tel Aviv, 13/06 alle 20:00
🇪🇸 Semifinali in ACB:
G4: Joventut Badalona - Real Madrid, 12/06 alle 21:00
G4: Unicaja Malaga - Barcellona, 13/06 alle 21:00
Dovresti
Come di consueto, eccoci arrivati al mio consiglio della settimana. E dunque, dovresti:
Ascoltare l’ultimo episodio del podcast cestistico di Ariel Helwani, con protagonista Leigh Ellis:
L’episodio #41 di Kill Bill si conclude qui, se ti è piaciuto supporta con un like. Prima di salutarci, qualche ultimo link utile:
Noi ci sentiamo lunedì prossimo. Ciao!