Sta per finire la stagione ed i primi campionati nazionali sono stati assegnati, con le vittorie di Ulm in Germania, Olympiacos in Grecia, Monaco in Francia, Maccabi Tel Aviv in Israele ed Efes in Turchia. Ne parliamo nell’episodio odierno di Kill Bill, oltre a molto altro.
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Joga Bonito
Prima di queste ultime settimane, se aveste chiesto chi ha portato in alto il nome di Ulm, la risposta avrebbe probabilmente riguardato un ragazzo dai capelli platino, sparati all’impazzata, che di nome faceva Albert. Era diventato famoso con una formula, e di cognome faceva Einstein. Anche se la fisica quantistica non è il suo campo, da qualche giorno al Premio Nobel 1921 si può affiancare Yago Mateus dos Santos.
Dopo aver dominato il panorama brasiliano al Paulistano prima ed al Flamengo poi, infatti, il piccolo playmaker verdeoro ha scritto la storia del club tedesco nella sua stagione da rookie in Europa, portando agli arancioni il primissimo titolo nazionale. Una Bundesliga arrivata con una cavalcata pazzesca nei Playoff, che li ha visti eliminare ALBA Berlino, Bayern Monaco e Telekom Baskets Bonn: due squadre di EuroLega e i campioni in Basketball Champions League, da settima classificata.
Il 24enne ha chiuso la sua postseason con medie clamorose: 16.9 punti, 3.3 rimbalzi e 6.0 assist, guadagnandosi il titolo di MVP della Finale Scudetto ai danni di TJ Shorts, dominatore fino a quel momento della stagione tedesca. La squadra di Tuomas Iisalo, arrivata in testa al termine della Regular Season, è stata prima in grado di reagire con forza in Gara 2 vincendo 104-75, per poi crollare una volta che la serie si è spostata alla Ratiopharm Arena, venendo sconfitti 112-84 in Gara 3 e 74-70 nel matchpoint.
Ciò che rende questa vittoria ancora più interessante è la presenza di un altro brasiliano al fianco di Yago, ossia l’ex Toronto Raptors Bruno Caboclo. Dopo anni passati a girovagare tra bassa NBA e G-League, l’ala brasiliana è sbarcata per la seconda volta in Europa dopo un tentativo nel 2021 a Limoges, diventando fin da subito un elemento impattante per Ulm, visto il suo inserimento nel secondo quintetto dell’EuroCup nonostante abbia debuttato ad inizio gennaio.
È la vittoria di coach Anton Gavel, che aveva dominato il panorama tedesco da giocatore con Bamberg prima e Bayern Monaco poi, e trascina questa squadra alla prima Bundesliga della sua storia nella stagione che dà il via alla sua carriera da allenatore professionista. È la vittoria di Karim Jallow, che è stato compagno di squadra del suo allenatore e non si è mai arreso. È stata anche la vittoria di Juan Núñez, capace di prendere una decisione coraggiosissima lasciando il Real Madrid e sposando questo progetto. Ha pagato decisamente bene.
Overtime e palazzetti distrutti
Ulm non è stata l’unica squadra a festeggiare il proprio primo titolo nazionale negli ultimi giorni, visto che è successa la stessa cosa in Francia. Nella splendida cornice del Roland Garros, con 15.000 anime sugli spalti e più di 200 giornalisti in tribuna stampa, l’AS Monaco ha sconfitto il Boulogne-Levallois Metropolitans 92 di Victor Wembanyama, che ha giocato quella che dovrebbe essere la sua ultima partita europea per molti anni, o forse di sempre. Grazie ad un Jordan Loyd MVP della Finale, la squadra di Sasa Obradovic ha concluso la stagione sul velluto, con un 3-0 secco.
Al contrario dei monegaschi, capaci di arrivare fino in fondo dopo aver disputato la Final Four di EuroLega, l’Anadolu Efes di Ergin Ataman era chiamato a concludere con una nota positiva la stagione dopo la débâcle in campo europeo, ed hanno risposto presente: nella serie contro il Pinar Karsiyaka di Errick McCollum, Vasilije Micic e compagni hanno rapidamente chiuso i conti un 3-0, in quella che è stata l’ultima partita dell’allenatore turco in patria prima di unirsi al Panathinaikos.
A proposito dei biancoverdi di Grecia, questi ultimi sono stati protagonisti dell’ennesima pagina nera della propria storia recente, fatta di annate disastrose e problemi societari. L’ultima tessera di un puzzle catastrofico sono le immagini di OAKA dopo Gara 4 della Finale Scudetto in Grecia contro l’Olympiacos, che si è aggiudicato il campionato fondamentalmente a tavolino. Alla fine della partita, Sasha Vezenkov, che potrebbe salutare in direzione Sacramento Kings, ha detto quello che tutti pensano ormai da diverso tempo:
Queste immagini non sono adatte allo sport. In una società che è malata a tutti i livelli, questa è la ciliegina sulla torta. Non succede solo in questo campo, è un fenomeno frequente. Un anno fa, abbiamo perso un bambino a causa della violenza dei fan, cosa si dovrebbe fare per fermare tutto ciò? Non so quali misure debbano essere adottate, ma le cose devono cambiare. In Europa tutto sta andando bene, e noi siamo l'eccezione. Oggi Giannis Antetokounmpo è venuto a vedere la partita, cosa dirà?
In Israele, nonostante la tensione del derby di Tel Aviv tra Hapoel e Maccabi, niente è sfociato in violenza pura nella partita conclusiva, nonostante in Gara 2 la gara sia stata posticipata per il troppo fumo presente nel palazzetto. Alla fine, la compagine di EuroLega si è aggiudicata il 56esimo campionato israeliano della sua storia, con Bonzie Colson MVP dei Playoff.
Il nostro campionato, invece, che dalla prossima stagione riabbraccerà Pistoia, ha visto una Gara 4 di Finale Scudetto for the ages, con due overtime dopo che Milano è miracolosamente rientrata con un parziale di 13-0 nel quarto quarto, una volta saliti in cattedra sia Shavon Shields che Shabazz Napier. Stasera si riparte dal 2-2 al Mediolanum Forum, in quella che è a tutti gli effetti una miniserie al meglio delle tre.
Se in Italia serviranno almeno due vittorie ad una tra Virtus Bologna ed Olimpia, in Spagna ed ABA Liga Barcellona e Partizan hanno bisogno di vincerne un’altra per tornare a sollevare un trofeo. I blaugrana sono avanti 2-0 contro il Real Madrid nella serie che si sta trasformando in un lungo cerimoniale per l’addio di Nikola Mirotic, mentre i bianconeri di Serbia conducono 2-1 contro la Stella Rossa.
Spostandosi leggermente dal campo, due notizie importantissime per la prossima stagione in EuroLega. Gran Canaria ha ufficialmente rinunciato alla partecipazione a causa degli ingenti costi economici, e ripartirà con ogni probabilità dall’EuroCup - che, a questo punto, cosa dovrebbe garantire? In secondo luogo, dopo l’addio di Marshall Glickman una volta scaduto il suo contratto da CEO ad interim, il direttore sportivo dello Zalgiris Kaunas Paulius Motiejunas ha preso il suo posto. Vediamo in quale direzione farà soffiare il vento della pallacanestro europea.
Chi si è mosso?
Oltre ai risultati sul campo, ci sono state tante ufficialità di mercato nell’ultima settimana. Partendo dal campionato italiano, molto si è mosso in casa Tortona: Ariel Filloy ha lasciato, così come Semaj Christon e Cameron Hunt, che ha firmato al JDA Dijon. Al posto dell’ex Ulm - per rimanere in tema - arriva Chris Dowe, autore di un’ottima stagione in maglia Dinamo Sassari, che si è aggiudicata Alessandro Cappelletti. Inoltre, Mike Daum rinnova fino al 2025.
Parlando di rinnovi, sono ufficiali quali di Jeff Brooks ed Andrea De Nicolao alla Reyer Venezia, così come gli addii di Adrian Banks e Paulius Sorokas a Treviso. Questi ultimi, dunque, non saranno a disposizione di Frank Vitucci, il cui posto a Brindisi è stato preso da Fabio Corbani, affiancato dal nuovo direttore sportivo Leo De Rycke.
Il belga non potrà interfacciarsi in Serie A con il miglior dirigente della passata stagione, visto che Michael Arcieri ha dato l’addio a Varese per sposare il progetto di Trieste, da poco retrocessa in A2. In Italia sono arrivate anche le ufficialità di Igor Milicic come nuovo allenatore di Napoli e di Dragan Sakota via da Reggio Emilia.
Spostandosi in Francia, Lucas Beaufort lascia Strasburgo per il Limoges. Alla squadra di Massimo Cancellieri, invece, arrivano Phil Booth, Dan Akin e Sofiane Briki, con il rinnovo di Leo Cavaliere. Il JL Bourg-en-Bresse conferma Isiaha Mike e si aggiudica uno dei prospetti più interessanti d’Europa come Zaccharie Risacher, che lascia l’ASVEL esattamente come fatto da Victor Wembanyama la scorsa estate. Inoltre, l’ex Sacramento Kings Frank Mason III rimane a Nancy.
Tanti movimenti anche in Liga ACB. Rinnova Yankuba Sima all’Unicaja Malaga, Kyle Guy lascia lo Joventut Badalona, Jordan Sakho rinnova all’UCAM Murcia ed Adam Smith prolunga la sua permanenza a Bilbao. Al Cedevita Olimpija arrivano Simone Pianigiani (!) e Justus Hollatz, che lascia il Rio Breogan. I galiziani firmano Matas Jogéla.
Altre mosse in giro per l’Europa riguardano il ritorno in panchina di Joan Plaza, che firma all’AEK Atene, il rinnovo fino al 2025 di Levi Randolph all’Hapoel Gerusalemme e quello fino al 2026 di Jonas Mattiseck. Fotis Takianos rinnova per due anni come capo allenatore del PAOK, e il Peristeri di Vassilis Spanoulis annuncia Kenny Williams ed Elijah Mitrou-Long. Infine, Achille Polonara lascia ufficialmente lo Zalgiris Kaunas.
La foto della settimana
"Serviva solo un pallone", dice Jordan Loyd. "Un piacere condividerlo", commenta Elie Okobo, e Mike James gli risponde: "Sempre, abbiamo ancora dei titoli da vincere insieme". Alla fine, dopo essere stati messi in discussione all’inizio della stagione per la possibilità che potessero pestarsi in piedi vicendevolmente, hanno avuto ragione loro.
Le partite da non perdere
🇮🇹 Finale LBA:
G5: Olimpia Milano - Virtus Bologna, 19/06 alle 20:30
G6: Virtus Bologna - Olimpia Milano, 21/06 alle 20:30
Eventuale G7: Olimpia Milano - Virtus Bologna, 23/06 alle 20:30
🇷🇸 Finale ABA:
G4: Stella Rossa - Partizan Belgrado, 20/06 alle 19:00
Eventuale G5: Partizan Belgrado - Stella Rossa, 22/06 alle 20:00
🇪🇸 Finale ACB:
G3: Real Madrid - Barcellona, 20/06 alle 21:00
Eventuale G4: Real Madrid - Barcellona, 22/06 alle 21:00
Eventuale G5: Barcellona - Real Madrid, 25/06 alle 21:00
Dovresti
Come di consueto, eccoci arrivati al mio consiglio della settimana. E dunque, dovresti:
Seguire EuroBasket Women 2023, con le Azzurre impegnate oggi nello spareggio contro il Montenegro che vale il passaggio alla fase finale di Lubiana. Nel frattempo, godetevi una Cecilia Zandalasini infermabile:
L’episodio #42 di Kill Bill si conclude qui, se ti è piaciuto supporta con un like. Prima di salutarci, qualche ultimo link utile:
Noi ci sentiamo lunedì prossimo. Ciao!
Always sul pezzo, mi sento sempre sereno a fine lettura