EuroBasket 2022 è finalmente arrivato, e con sé ha portato un carico di aspettative non indifferente. Ciò che forse sorprende maggiormente, però, è che le sta ampiamente rispettando sostanzialmente tutte.
In questi primi quattro giorni, è successa qualunque cosa: delusioni, upset, partite con doppi supplementari, risse, minacce di lasciare il torneo, errori arbitrali. In questo nuovo episodio di Kill Bill, parleremo di quello che mi è e non mi è piaciuto finora.
Prima di iniziare, vi ricordo che se non volete perdervi i prossimi episodi della newsletter ma non siete ancora iscritti/e, potete farlo cliccando qui:
Cosa mi sta piacendo?
Tantissime cose. Vediamole insieme.
Innanzitutto, le varie cornici di pubblico. Eccezion fatta per alcune partite a Tbilisi, specialmente quelle iniziali - guardando Spagna-Bulgaria, partita inaugurale degli Europei, ho pensato che in Georgia ci fossero ancora restrizioni legate al Covid-19 -, i tifosi di sostanzialmente tutte le squadre stanno dando il massimo per le rispettive Nazionali. Gli estoni e greci a Milano, i lituani, sloveni e bosniaci a Colonia, i cechi e i finlandesi a Praga: tutto molto bello.
Rimanendo a Colonia, non si può non menzionare la fantastica Germania padrona di casa. In ordine, ha battuto prima una Francia sulla carta favorita a medaglia, annullando Evan Fournier (7 punti e 2/10 dal campo), poi la Bosnia del duo Musa-Nurkic che tanto bene sta facendo nel girone della morte e infine, per ora, la Lituania che si trova 0-3 nonostante abbia giocato quasi perfettamente nelle sue uscite. A proposito di Lituania-Germania, se non avete visto questa partita correte: una delle migliori che io abbia mai visto, conclusasi 107-109 dopo due overtime e con un Franz Wagner francamente in versione stella assoluta: 32 punti, 8 rimbalzi, 12/20 dal campo con 4/7 da tre e 4/4 ai liberi.
Nello stesso girone, mi sta piacendo moltissimo la Bosnia di Jusuf Nurkic e Dzanan Musa. Partiti forte con un 95-85 ai danni dell’Ungheria - che se fosse stata in un girone più umano avrebbe sicuramente guadagnato di più dal campo, perché Adam Hanga e compagni stanno giocando una bella pallacanestro -, sconfitti 92-82 da quella che ormai si può considerare come la corazzata tedesca e autori di un upset che ha dello storico ai danni della Slovenia, che non perdeva a EuroBasket dal 12/09/2015, vale a dire 11 partite consecutive. Felicissimo per coach Aziz Bekir, che ha perso la madre a pochi giorni da EuroBasket 2022. In quanto a Musa, sta tutto in queste parole:
![Twitter avatar for @AStroggylakis](https://substackcdn.com/image/twitter_name/w_96/AStroggylakis.jpg)
Mi stanno piacendo - a tratti - Israele e Slovenia, partite ovviamente con ambizioni diverse ma accomunate dalla presenza di una superstar nelle rispettive rotazioni. Il secondo è ovviamente Luka Doncic, che deve ancora trovare il miglior ritmo a mio avviso - nonostante il tocco magico sia sempre lì -, mentre il primo è Deni Avdija. Protagonista di un duello che si è protratto fino all’overtime di Israele-Finlandia contro Lauri Markkanen, l’ex Maccabi Tel Aviv sta giocando una pallacanestro da fuoriclasse su ambo i lati del campo.
Mi stanno piacendo gli Azzurri, che giocano prima con il cuore e poi con gli aggiustamenti tattici, plasmati sulla voglia e sul sangue di Gianmarco Pozzecco. Simone Fontecchio pronto per l’NBA, Nik Melli e Achille Polonara che hanno fatto un gran lavoro in difesa cercando di limitare quel fenomeno con la 34, Stefano Tonut che si accende nei momenti decisivi come un diesel. Sarà tosta nella fase a eliminazione diretta a Berlino, ma possiamo giocarcela con chiunque come dimostrato a Tokyo un anno fa.
E poi, l’uomo che si è meritato la copertina di questo episodio: Tyler Dorsey. Il nuovo giocatore dei Dallas Mavericks, che quindi in questa stagione sportiva giocherà con Giannis Antetokounmpo prima e Luka Doncic poi, sta vivendo un EuroBasket 2022 da paura. Il limite della Grecia nelle ultime grandi competizioni internazionali è sempre stata la mancanza di un tiratore affidabile sul perimetro per aprire il campo. Lui sta rispondendo così:
Contro la Croazia: 27 punti, 5/9 dal perimetro;
Contro l’Italia: 23 punti, 6/10 dall’arco.
57.9% con 5.5 triple tentate in due gare, contro le due avversarie più toste del Gruppo C. Dopo la vittoria sugli Azzurri, scrive: "Never satisfied, have to be consistent, will keep on fighting”, taggando il Dio greco che abbraccia in foto. La mentalità del campione, che può spingere fino alla medaglia più pregiata.
Cosa non mi sta piacendo?
E, invece, che cosa mi ha fatto storcere il naso dopo questo primo weekend di EuroBasket 2022?
Partiamo dalla fine. Quello che è successo durante (e soprattutto dopo) Turchia-Georgia ha del surreale. Durante la partita, Furkan Korkmaz e Duda Sanadze sono stati espulsi dopo un forte litigio, mentre sia Ilias Zouros che Ergin Ataman, allenatori delle rispettive squadre, si sono visti assegnati dei falli tecnici nel supplementare. Manco a dirlo, il CT turco è stato allontanato.
Le circostanze gravi, però, arrivano a partita ultimata. In primis, la Turchia ha protestato ufficialmente il risultato, dal momento che 22 secondi sono stati "persi" dal tempo di gioco durante la lite tra Korkmaz e Sanadze. Ancor più grave, è l’accusa rivolta nei confronti di Sanadze, Bitadze e Shengelia, che secondo la Federazione turca avrebbero attaccato sia Korkmaz che il preparatore atletico della Nazionale Eren Hangun. "Se i filmati delle telecamere di sicurezza non verranno in nostro aiuto, ci ritireremo dalla competizione", hanno fatto sapere i turchi.
A proposito di arbitraggio, non sono mancate le discussioni nemmeno in Lituania-Germania, con gli sconfitti che hanno fatto appello alla FIBA per un mancato tiro libero assegnato a Jonas Valanciunas dopo un fallo tecnico fischiato alla Germania. Tra l’altro, non è stato l’unico errore arbitrale della partita, perché mancano due tiri liberi assegnati alla Germania dopo il (discutibile) fallo in attacco di Marius Grigonis ai danni di Niels Giffey: la Lituania era in bonus, ma non si è andati in lunetta. In merito all’appello, comunque, la risposta della FIBA non si è fatta attendere:
Il giudice unico ha ritenuto la protesta inammissibile in quanto i motivi di protesta sono stati consegnati al di fuori del tempo designato di 60 minuti dopo la partita. Hanno anche notato che, se la protesta fosse ammissibile, sarebbe stata respinta in quanto la ragione presentata non è uno dei motivi per cui una protesta può essere presentata.
Tornando al campo, sono abbastanza deluso dalla Repubblica Ceca. Certo, senza un Satoransky in buone condizioni fisiche è difficile, ma l’esperienza di elementi come Vesely, Hruban, Auda e Balvin sarebbe dovuta bastare non dico contro la Serbia, ma perlomeno per arginare una Polonia che si regge bene o male tutta su quanto Mateusz Ponitka sia o meno in serata.
Potrei inserire in questo spazio anche Bulgaria, Lituania, Ungheria, Estonia, Gran Bretagna e Paesi Bassi, tutte ancora a 0 vittorie. Ma le loro situazioni sono differenti da quella della Repubblica Ceca:
La Bulgaria partiva per EuroBasket 2022 con pochissime ambizioni. Dee Bost e soprattutto Sasha Vezenkov (che sta viaggiando a numeri straordinari: primo in punti con 26.7 a partita e primo in rimbalzi con 11.3 a partita) sono gli unici fari offensivi di una squadra avvolta nel buio;
Che dire di Lituania e Ungheria? Semplicemente il Gruppo B non lascia scampo a nessuno. E se sono in questa situazione, non possono essere rimproverate più di tanto;
Estonia e Gran Bretagna stanno dando il loro meglio, con pochi elementi di spessore a disposizione (tenete d’occhio l’estone Kerr Kriisa, avrà futuro), contro squadre come Italia, Croazia e Grecia. L’Ucraina, nel Gruppo C, è una bella sorpresa.
I Paesi Bassi di Maurizio Buscaglia… beh, sono trainati da un Worthy De Jong che ha già annunciato che si ritirerà dal 5v5 per concentrarsi in tutto e per tutto sulla medaglia d’oro nel 3x3, ben più in voga da quelle parti. Non possono togliersi più di tante soddisfazioni a EuroBasket 2022.
Dovresti
Come di consueto, al termine della puntata, ecco alcuni consigli personali. Questa volta, tutto a tema EuroBasket 2022 (di cui, tra l’altro, trovate qui il calendario e qui i gironi). Dunque, dovresti:
Dare un’occhiata al sito di EuroHoops, realtà di cui faccio parte da pochi giorni. Trovate approfondimenti (qui il mio sui 10 migliori rookie della competizione) e cronache tutti i giorni, tutto il giorno. Su EuroBasket 2022 e non solo.
Leggere la guida di questi Campionati Europei su l’Ultimo Uomo a cura di Ennio Terrasi Borghesan. Una chicca.
Seguire i seguenti account Twitter per rimanere sempre aggiornati su quello che succede: la squadra di EuroHoops (Aris Barkas, Antonis Stroggylakis, Uygar Karaca, Semih Tuna, Johnny Askounis, Alex Madrid), Igor Curkovic, Diccon Lloyd-Smeath, Josh Bett, Harris Stavrou, Donatas Urbonas, Marko Ljubomirović, Gerard Solé, Sergio Vegas, Clement Carton, Ball in Europe, Maceo Baller, Dmitry Planidin, Augustas Šuliauskas, Andreas Krogh, Nikola Stojković, Christos Tsaltas, Mark Woods, Iztok Franko, Yarone Arbel.
L’episodio #9 di Kill Bill si conclude qui. Prima di salutarci, qualche ultimo link utile:
Noi ci risentiamo lunedì prossimo, quando i gironi saranno definiti e ci saremo già spostati a Berlino per la fase a eliminazione diretta. Ciao!